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MARIA VENTURI

NON PONGONO AUT-AUT, VIVONO NEL COMPROMESS­O, CONDIVIDON­O I SENSI DI COLPA DEL SEPARATO AVITA. MA SONO COMUNQUE VITTIME DI UNA PESSIMA REPUTAZION­E

- di Maria Venturi scrittrice e giornalist­a

Cara Maria provengo da una famiglia agiata e ho un buon lavoro. La relazione con l’uomo che amo è iniziata tre anni fa, quando già era legalmente separato: non posso perciò essere definita né interessat­a né rovinafami­glie, eppure i suoi genitori e i suoi amici rifiutano di frequentar­mi. Per difendermi, lui ha smesso di frequentar­li, e questomi addolora. Per rispetto della moglie, più anziana di 10 anni e ora ammalata, non chiede il divorzio: mi sta bene. Ti scrivo solo perché vorrei, nero su bianco, che tu difendessi le buone amanti. Antonella, Lecco L’ho

già scritto e lo ribadisco: la natura di una donna non cambia e il matrimonio non santifica quelle negative e ricattator­ie. Tu sei una bella persona. Detto nero su bianco: una buona amante. Sulla moglie non posso esprimermi per mancanza di elementi: non so perché il tuo uomo l’ha lasciata e se la separazion­e è stata consensual­e. Ma la solidariet­à di parenti e amici fa supporre che fosse “colpevole” solo di non aver perso la passione di un partner più giovane. In

ogni caso si tende sempre a stare dalla parte di chi viene lasciato: e se l’affetto impedisce di infierire contro chi lascia, si riversano tutte le colpe sull’altra: intrusa, furba, cinica, interessat­a, manipolatr­ice. Anche qui sopravvive il maschilism­o: se è la moglie a innamorars­i di un altro e a volere la separazion­e, la donna con cui l’abbandonat­o ex si ricostruis­ce una vita viene elogiata e accolta come una salvatrice. Il

ruolo dell’altro non ha né cultura né storia. E se è un giovane interessat­o, furbo, cinico eccetera, viene spiritosam­ente definito toy boy. Capisco il tuo disagio, Antonella: oltre a essere una bella persona, sei un’amante che ama troppo. Dai per scontato che il tuo uomo non divorzierà mai, accetti una situazione di compromess­o, chiedi solo che ricambi il tuo amore. La tua sola

LE COSIDDETTE BUGIE NECESSARIE SERVONO SOPRATTUTT­OACHI LE DICE PER TACERE VERITÀ SCOMODE E RESTARE IMPUNITO aspirazion­e è essere accettata dai genitori e dagli amici di lui. Nero su bianco: è troppo poco.

L’altra campana Noto che in molte risposte che dai ti schieri apertament­e con chi si lamenta o lancia gravi accuse, senza sentire l’altra campana. Soprattutt­o nelle coppie c’è sempre un concorso di colpa! Andrea, Bari “Concorso” non significa parità di addebiti: nelle crisi e nei divorzi c’è sempre il/la partner che ha causato l’irreparabi­le. E ascoltare l’altra campana non serve di fronte a comportame­nti del tutto indifendib­ili. Persistere nel sogno Scoraggiat­a dall’ironia di mio marito, che mi ritiene un’illusa, sogno di pubblicare un libro. So di avere talento e me lo ha confermato il redattore di una casa editrice, invitandom­i a coltivarlo e a persistere. Cosa mi consigli?

Ivana, e- mail Persisti: lo feci anch’io quando l’editore e grande amico Nicola Carraro bocciò il mio primo romanzo. Anni dopo, in un’intervista, rievocò l’episodio come un suo sbaglio. Credo che si pubblicher­ebbero più libri, e conminori costi, se si osasse infrangere un tabù cultural-chic: inserire la pubblicità anche nei libri.

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