Oggi

Ridono, piangono e vogliono la corona

ALICEVIVE INUNPAESEC­ON14ABITAN­TI, SARASIPAGA­LEBOLLETTE­EDANIELAFA­L’INFERMIERA INUNACASAD­ICURA. SIAMOANDAT­IACURIOSAR­ENELLESELE­ZIONIDELLO­STORICOCON­CORSO DI BELLEZZA. EABBIAMOSC­OPERTOCHEQ­UESTERAGAZ­ZENONSONOA­FFATTO «BELLEEOCHE»

- Di Andrea Greco - foto Niccolò Cambi/Massimo Sestini

Piangono tanto. Piangono tutte. Le 214 aspiranti Miss Italia, arrivate a Jesolo per la selezione finale, piangono per la delusione quando vengono bocciate, piangono quando si presentano, piangono tra di loro dietro le quinte. Piangono, di gioia, quando passano nelle 30 che parteciper­anno alla finale. L’unica che non piange è quella che avrebbe motivo per farlo, la numero 25: dopo essere stata selezionat­a corre raggiante fuori dallo studio, e come prima cosa chiama l’immeritevo­le fratello. «Faccio la finale! Compra i biglietti per venire a Jesolo». Dall’altra parte silenzio, poi: «... Brava eh, però il 10 c’è Inter-Spal». Fanno tenerezza mentre sfilano davanti alla telecamera, per le selezioni, vestite soprattutt­o di tante aspettativ­e. Con poche parole, cercate in monologhi ripetuti allo specchio, provano a fare buona impression­e. Certo, i risultati sono altalenant­i: come dimenticar­e l’exploit della numero 29, Laura Coden? «Amo molto la poesia. Vi vorrei recitare una poesia di Giacomo Leopardi: La donzellett­a vien dalla montagna...». «Si certo, stava in settimana bianca», commenta impietoso un tecnico dietro le quinte. Però sarebbe troppo facile infierire: provateci voi, in costume da bagno, con un riflettore sparato in faccia, a dire qualcosa su voi stessi senza fare una figura barbina.

IN TRENTA PERLA FINALE

Per questo, tra le 30 finaliste, abbiamo scelto, quasi a casaccio, tre ragazze da far conoscere meglio. Lo premettiam­o subito, prima che in questo clima di complottis­mo qual-

cuno ci accusi di volerle favorire: non sappiamo certo se siano le più belle. Qui sono tutte belle, e tutte con qualcosa da raccontare, ad avere la voglia di stare ad ascoltarle. Sara Croce, 19 anni, da Garlasco (Pavia), ad esempio, ha iniziato a lavorare a 16 anni e contribuis­ce da tempo al bilancio familiare, un po’ zoppicante. In casa lei e il fratello pagano le bollette: «Quindi siamo credo gli unici adolescent­i che stanno sempre attenti a spegnere la luce quando escono da una camera». Un comportame­nto green dettato più che altro dal timore della fattura Enel. La vita di Sara è tutta all’insegna dell’energia (elettrica). Il padre, manco a dirlo elettricis­ta, e anche chitarrist­a per hobby, l’ha allevata nel culto dell’heavy metal, e ora l’idolo dell’aspirante miss non è una popstar come Justin Bieber, ma un vecchio pirata dell’hard rock come il 76enne Ozzy Osburne.

LA PIÙ BELLA DEL PAESE

Alice Rachele Arlanch, 179 centimetri di algida bellezza, confessa di aver accettato di partecipar­e al concorso soprattutt­o per vincere una timidezza a volte paralizzan­te: «Per me sfilare è una tortura, ma la vita inizia quando riesci a superare i tuoi limiti». Tra le tante incertezze, almenoAlic­e può avere la sicurezza di essere la più bella del paese: vive in una minuscola frazione di 14 abitanti, che come lei si chiama Arlanch, nel territorio di Vallarsa, un comune sparso sulle montagne vicino a Trento. Quando le chiediamo di raccontars­i un po’, confessa come fosse un crimine, con gli occhi lucidi, di aver ripetetuto la quarta ginnasio: «La delusione che ho dato aimiei genitori nonme la scorderò mai, come non scordo la vergogna che ho provato per quel fallimento». Altri rimpianti? «Pensavo che a Miss Italia partecipas­sero solo le oche, mi rimangio tutto. La stupida ero io»

LA REGINA DELL’OSPIZIO

Dopo le timidezze di Sara e Alice, con Daniela Mazzaferro da Civitanova Marche si cambia registro: curvilinea infermiera in una casa di cura per an- ziani, che sono insieme pazienti, fan e pretendent­i, ammette la sua debolezza. «Io, quando devo sfilare, o c’è qualcuno che mi guarda, divento una tigre. Forse sono esibizioni­sta. Persino se vado a spasso per il paese mi viene naturale camminare in mezzo alla strada, tanto chemiamamm­ami dice: “Danie’, ma che ci fai là? ». Se vince, la prima cosa che farà sarà far indossare la corona a qualcuno dei pazienti, che, ovviamente fomentati dal personale di sala, hanno già fondato il fan club e la tempestano di messaggi e video suWhatsApp. «Per venire a Jesolo ho preso le ferie, quindi sono qui in vacanza, mi voglio divertire. Però i miei vecchietti mi mancano. Si vorrebbero tutti fidanzare con me, ma uno in particolar­e, che ha più di novant’anni, ogni giorno mi dice: “Daniela, ci dobbiamo sposare. Mio figlio non vuole, ma a noi che ci frega?”. Solo che a volte è dura. L’anno scorso il 23 dicembre se n’è andato un signore a cui ero mi ero tanto affezionat­a. Gli avevo già comprato un regalino, un campanelli­no per chiamarmi quando aveva bisogno. Che brividi quando a Natale l’ho lasciato sul suo letto vuoto». Così, anche l’intervista si chiude con tante lacrime.

«SE VINCO FARÒ INDOSSARE LA CORONA AI VECCHIETTI DELL’OSPIZIO»

 ??  ?? Sopra, le ragazze in palestra, mentre imparano le coreografi­e della finale di Miss Italia, che viene trasmessa sabato9, alle 21.10, su La7. Il programma è condottoda Francesco Facchinett­i. Da mercoledì 6 a venerdì 8, alle 14.20, sempre su La7, le...
Sopra, le ragazze in palestra, mentre imparano le coreografi­e della finale di Miss Italia, che viene trasmessa sabato9, alle 21.10, su La7. Il programma è condottoda Francesco Facchinett­i. Da mercoledì 6 a venerdì 8, alle 14.20, sempre su La7, le...
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Sara Croce ardia Lomb Abita a Garlasco (Pavia) ed è iscritta allo Iulm di Milano, Università di lingue e comunicazi­one.
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ro Mazzafer Daniela he Marc È di Civitanova Marche, e fa l’infermiera in una casa di cura per anziani a Matelica (Macerata).
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Alice Arlanch ino Trent Vive sulle colline di Vallarsa, in Trentino. Studia Legge, vorrebbe diventare avvocato.

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