« A tre anni mia figlia già lo sa: gli animali vanno amati »
«SIAMO PARTITE PERLE VACANZE CON SETTE CANI E UN GATTO», RACCONTA L’ONOREVOLE. CHE HA PRESENTATO 50 PROPOSTEDI LEGGE IN DIFESA DEGLI AMICI A QUATTRO ZAMPE. «MAC’È TANTO DA FARE PER DIVENTARE PIÙ CIVILI»
Le paperelle in carne e piume con cui ama dormire sua figlia? Quelle no, le ha lasciate a casa, nella grande villa-fattoria affacciata sul lago, a Calolziocorte, insieme con asini (2), pecore (2), cavalli (3) e caprette (7), galline e daini, ad altri 5 cani e 34 gatti. In vacanza Miche- la Vittoria Brambilla si è limitata: «Abbiamo portato solo sette cani e un gatto, il più amato da mia figlia Stella Sofia. Convincere la bambina a lasciare gli altri non è stato facile, ma sono anziani o davvero difficili da gestire», spiega la deputata azzurra, paladina dei diritti degli animali da sempre e oggi presidente del Movimento Animalista, un vero e proprio partito, benedetto da Silvio Berlusconi ma trasversale, che si sta strutturando sul territorio a grande velocità e che punta a competere in tutte le tornate elettorali. «Gli italiani sono oggi molto sensibili ai temi anima-
listi, e non solo quelli che hanno dei cuccioli in casa. Lo dimostra il numero di vegetariani nel nostro Paese, superiore al resto d’Europa. Il grande paradosso è che la società è più avanti della classe dirigente: nell’acquario romano i politici discutono temi che alla gente non importano». In attesa di tornare a combattere per quelli che invece contano (sono «oltre 50 le proposte di legge» a tema animale che ha presentato in Parlamento, «nessuna delle quali è mai arrivata in aula»), l’onorevole si gode l’estate.
«ANCHE LORO HANNO DIRITTO ALLA SPIAGGIA»
Anche quest’anno ha scelto l’amata Liguria per sguazzare con figli e pelosi, tutti insieme appassionatamente, tra le onde. Non a caso: «Altrove, in Italia, in Emilia Romagna ad esempio, ci sono stabilimenti che accettano quattro zampe ma poi impediscono di fare il bagno insieme. Come se vi dicessero che dovete lasciare vostro figlio o vostra sorella sulla battigia: gli animali sono membri della famiglia a tutti gli effetti». Eccole allora, nella foto qui sopra, Onorevole e figlioletta, insieme a Lucky, trovatello di nove anni, Happy, scampato a un traffico di cuccioli in Europa dell’Est, e Goldie, «la randagia siciliana che è stata fotografata con Silvio Berlusconi in campagna elettorale». Insomma, la vip di casa, ma al pari degli altri bene accolta in un lido che garantisce il libero accesso dei proprietari con ani- mali al seguito: «È un principio che deve valere in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico, come i supermercati e gli uffici postali, e sui pubblici mezzi di trasporto». Una delle proposte di legge di Michela Vittoria Brambilla, nonché punto fondamentale del suo programma, verte proprio su questo.
«SUQUESTI TEMI LA GENTE COMUNE È PIÙ SENSIBILE DI MOLTI POLITICI»
DALLE SAGRE AL FISCO, I TEMI BOLLENTI
Altri argomenti che l’hanno scaldata in questa caldissima estate? L’abbattimento dell’orsa KJ2, considerata pericolosa, da parte degli agenti del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento, la circolazione delle botticelle, trainate da cavalli, anche nei giorni più roventi dell’estate romana, lo sfruttamento degli animali nelle sagre di paese, vedi quella degli Osei di Sacile. Ancora, l’uccisione e i maltrattamenti di Billy, cagnolone
color miele, in Calabria. Se a farla infuriare è bastato «il divieto d’accesso ai cani che il sindaco di Lodi ha istituito nel parco pubblico, davvero anacronistico in un Paese amico degli animali come l’Italia», le battaglie della rossa Brambilla sono sui fronti dell’inasprimento delle pene contro chi maltratta gli animali e dell’istituzione di una «nuova fiscalità» che garantisca il diritto alla salute anche per cani, gatti & Co. Detraibilità delle spese per le cure sanitarie («farmaci con lo stesso principio attivo, se destinati ad animali costano dieci volte rispetto a quelli per uomini»), abbassamento dell’Iva sugli alimenti («deve essere la stessa che c’è sui nostri») e un sistema di sostegno al reddito per i proprietari: questi i punti per cui si batte l’onorevole. Ma niente, come ovvio, la appassiona più del rispetto della vita animale.
«MIA FIGLIA GIOCA CON CAPRE, PAPERE E ASINI CHE DOVEVANO ESSERE UCCISI»
SE PREDICA BENE, “RAZZOLA” BENISSIMO
«La violenza è violenza, che colpisca una donna, un bambino o un animale», non si stanca di ripetere la deputata, che è anche presidente della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza. «È anche una questione di educazione, per questo consiglio a tutte lemamme di tenere in casa dei cuccioli». Uno o centomila, come fa lei, poco importa: «Basta guardare mia figlia, che a tre anni ha già imparato il valore della condivisione e della responsabilità. Divide con cani e gatti ogni boccone chemangia». Vegetariano, ça va sans dire: «Per sua libera scelta, io non vieto niente a nessuno. A meno che non faccia male, come la carne rossa e lavorata: l’ha detto l’Oms». Dunque Stella Sofia mangia il pesce, «ma nessuno riuscirebbe a convincerla a mangiare un pollo, che è così simile alle sue amate papere». E passa ore e ore a giocare con ex randagi, caprette scampate ai pranzi di Pasqua e asini che dovevano essere brasati alla sagra di Voghera (come Ugo, un regalo di Vittorio Feltri): «Sono ore sane, che Stella evita di passare davanti a tv e videogiochi, come fanno altri bambini», dice ancora la mamma-onorevole. «E se il gattino la graffia, lei ne fa tesoro: in fondo, l’ha chiamato Tigre apposta».