«ALLEDONNE PIACE»: C’È ANCORA CHI LOPENSA!
Cara Michelle, sono rimasta incredula e turbata di fronte alle parole di quel tizio che, dopo lo stupro di una ragazza polacca sulla spiaggia di Rimini, ha osato scrivere su Facebook che tutto sommato alle donne la violenza piace. Ma tu credi che ci siano ancora molti uomini che la pensano così? Gianna, Roma Cara Gianna, purtroppo negli ultimi tempi capita spesso di leggere sui giornali notizie che – prima ancora che tragiche, raccapriccianti, crudeli – ci sembrano semplicemente incredibili. Ti faccio un esempio ispirato a un recente fatto di cronaca: so bene che esistono persone incapaci di immedesimarsi negli altri e di capirne problemi e difficoltà, e so anche che ormai nessunosi scandalizza (purtroppo) se qualcuno occupa il posto riservato a un handicappato, ma davverononavreimai immaginatochequalcunopotesse rallegrarsiper l’infermitàdiundisabile, e che tenesse a farglielo sapere. Allo stessomodo, sembraimpossibile che la violenzapossa essere considerata qualcosa che «tutto sommato alle donne piace». Eppure c’è ancora chi lo pensa, certo che c’è. Edèproprio questo il motivo per cui Giulia Bon- giorno e io parliamo sempre della necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica, dell’importanza di educare i bambini al rispetto, all’uguaglianzae
alla parità. Notizie come quella a cui fai riferimentoin unprimomomento mi scoraggiano, perchémi fanno temere che non riusciremoa cambiare la mentalità di chi vede nelle donne esseri inferiori, ma subito dopo mi vienevogliadi raddoppiareglisforzi, perché capisco che non possiamo e non dobbiamo arrenderci. Tra l’altro, credochepurtropposuinternetmolta gente si senta in diritto di scrivere la prima cosa che gli passa per la testa, magari solo per il gusto di sbalordire o di provocare. Quando poi si è protetti dall’anonimato diventa davvero facilissimo... La speranza di Doppia Difesa è che arrivi presto il tempo in cui si vedranno i risultati del lavoro svolto. Forse, perquantoimpegno ci mettiamo, c’è una generazione di uomini adulti “irrecuperabili”, ma per fortuna ci sono anche gli uomini più giovani, i ragazzi, ibambini, e lororappresentanodavvero lapossibilità concreta di un cambiamento. Doppia Difesa, insomma, continua a combattere, ed è una lotta alla quale tutti possiamo portare un contributo attraverso l’esempio che diamoin famiglia, sul lavoro, con gli amici.