Parla la mamma” dello spot Buondì
«Sono sopravvissuta all’asteroide»
La mamma Buondì sta benissimo, «non è Motta», citando uno dei tormentoni nati intorno alla merendina più “cattiva” del momento. Nonostante le preoccupazioni dell’Associazione italiana telespettatori, che temendo per la psiche dei bambini ha chiesto all’Agcom di stabilire «se contenuti del genere possano essere trasmessi in qualunque orario del giorno», il meteorite l’ha disintegrata solo per finta e «nessuna mamma è stata maltrattata durante le riprese». La protagonista anzi assicura: «Maltrattata? Mi sono divertita… damorire, però non iniziamo a scherzare che poi c’è chi si offende». Lei porta il nome di una brioche ma della concorrenza, Camilla, di cognome Petrocelli come il padre attore, ha 33 anni ed è diventata un “meme”, ossia un tormentone della Rete. Un minuto di tv e la sua faccia è nota come quella di un’altra star sbeffeggiata dal web, Chuck Norris: che effetto le fa? «Bellissimo, anche perché ho finalmente capito cos’è un meme! Gli amici si sono scatenati sulla mia bacheca Facebook postando dinosauri che guardano l’asteroide e chiedono chi ha ordinato la colazione, la brioche che diventa la bomba di Kim Jong Un... Insomma, l’ironia ci salverà». Prima di essere la Mamma Buo- ndì, chi era? «Faccio l’attrice, ho studiato alla scuola di Gisella Burinato. È stato il destino: Gisella è amica di famiglia, sei anni fa sono andata a trovarla a Roma per qualche giorno, ma, al momento di partire, una nevicata ha bloccato la città». Come un meteorite… «Quasi: mi sono dovuta trattenere più a lungo e ho iniziato a frequentare la sua classe di allenamento per attori. Non sono ripartita più. Poi ho fatto qualche cortometraggio, lavorato a teatro, tanti spot, uno per Trenitalia…» Anni di studio e la notorietà arriva per una polemica... «Ma ben venga, anche se non è una strada che ho cercato e mai avrei pensato che si sarebbe scatenata una bufera simile». Ci racconta qualcosa del provino? «Il secondo che ho fatto era con il regista, Ben Callner. Mi ha chiesto di ripetere in diversi modi la frase “non esiste una colazione così, cara, possa un asteroide colpirmi se esiste” e si è rivolto a me senza interpreti: forse la mia laurea in Lingue ha contato sulla scelta finale». Lei mamma lo è davvero? «Per ora zia: ho una nipotina, le ho regalato un libro di favole della Buonanotte». Non del Buondì? «Lo sa che io non uso il “Buongiorno”? Saluto col “Buondì”, un termine che mi ricorda la nonna. Ora credo che dovrò cambiare abitudini».