Grace di Monaco 35 curiosità su di lei
LE SAREBBE PIACIUTO ASSOMIGLIARE AL PADRE JACK, CHE ERA IL SUO RIFERIMENTO. ATTRICE? AVREBBE PREFERITO FARE LA BALLERINA. ANCHE PERCHÉ DETESTAVA HOLLYWOOD: «UN POSTO DOVE C’È TANTA INFELICITÀ»
Lanciata da Hollywood, nobilitata con le nozze a Monaco, mitizzata da un destino tragico. Il 14 settembre 1982 Grace si spegneva in seguito a un incidente stradale. Aveva 52 anni. In 35 passi, tanto è il tempo della sua assenza, ecco gli aspetti poco noti di un’icona irraggiungibile. 1Grace Kelly venne alla luce in un freddo giorno di novembre del 1929, l’anno del grande crollo di Wall Street, al civico 3.901 di Henry Avenue, nel quartiere alto-borghese di Georgetown a Filadelfia. La sua era una famiglia di origine irlandese, il padre Jack aveva fatto fortuna come costruttore edile. 2Uno zio, George, era drammaturgo e commediografo di successo. Anche Walter Kelly aveva calcato le scene e un’altra Grace, zia della futura sposa di Ranieri, era attrice. 3Ricordava mamma Margaret: «C’è stato un momento, verso i 16 anni, in cui la mia bambina aveva qualche chilo di troppo e la voce stridula. Ed essendo miope, portava gli occhiali». 4Durante
uno spettacolo di danza classica, la giovane Kelly rimane incantata da Igor You skevitch, il Nureyev dell’epoca, e comincia a prendere lezioni di ballo: «Da grande voglio fare la ballerina», ripete. Ma poi si iscrive alla American Academy of Dramatic Arts di New York. 5La
futura star di Hollywood posa anche per la pubblicità: tra l’altro per un insetticida, un sapone, le sigarette Old Gold, le macchine da scrivere Remington. Guadagna 2 mila dollari a sessione e va forte anche negli spot tv. 6Dal
1950 al 1955 recita in oltre 60 spettacoli televisivi. Per la Nbcè protagonista di AnnRutledge, la leggendaria fidanzata di Abramo Lincoln. 7 «È un vulcano dalla cima innevata», diceva Hitchcock della sua pupilla, per sottolineare che dietro quell’aria algida nascondeva una provocante sensualità. La nota in Mezzogiorno di fuoco (1952) per
«L’ETÀÈSOLO UNAQUESTIONE DISTILEDI VITA. IO HOIMPARATO ANONAVERE PAURADELTEMPO
dirigerla nei tre capolavori: Il delitto perfetto, La finestra sul cortile e Caccia al ladro, tutti girati nel 1954. Svelerà il suo furente amore, presumibilmente platonico: «Grace era molto più sexy della maggior parte delle bombe del sesso. Con lei, stava a te scoprire il suo sex appeal ».
8Primavera
1955. Al primo incontro traGrace e Ranieri, combinato dal fotografo Pierre Galante che vuol realizzare un servizio, il principe arriva in ritardo. Lei dirà diplomatica: «Penso che sia una persona interessante». 9Mamma
Margaret gongola in un poco elegante memoriale :« Hanno cominciato a chiederla in moglie che non aveva 15 anni, Ranieri è almeno il cinquantesimo». 10Il
biografo britannico Robert Lacey, nel suo Grace Kelly la principessa americana, mise in fila gli amori giovanili. C’è l’attore francoegiziano Alex D’Arcy, che la trovava tutt’altro che fredda, c’è il suo insegnante di recitazione Don Richardson, non soltanto ebreo ma anche in attesa di divorzio e per questo osteggiato dai Kelly cattolici e perbenisti. Lo Scià, che ancora non aveva incontrato So raya,l ed onòt re gioielli mirabolanti per sei sere insieme. E poi ecco i partner cinematografici. Con Clark Gable furono fuoco e fiamme sul set di Mogambo, ma per gli altri è impossibile sapere quanto venne costruito dalla macchina di Hollywood. Con Oleg Cassini, costumista e stilista, arrivarono però a un soffio dalmatrimonio. 11Il
4 aprile del 1956, il transatlantico Constitution salpa da New York con a bordo la diva che si prepara a essere principessa. Sono otto giorni di traversata, con lei c’è anche il barboncino nero Oliver, regalo di Cary Grant. 12È
il 19 aprile 1956. L’abito nuziale era confezionato con 25 metri di seta, altri 25 di taffetà, 98 di tulle e quasi 300 di pizzo. L’aveva creato la costumista hollywoodiana HelenRose. Sono le prime nozze principesche in eurovisione, con invitati come Aristotele Onassis e Ava Gardner, Farouk d’Egitto e l’AgaKhan. Ma manca il gotha europeo che snobba la principessa di Hollywood. 13Nota
Leonardo Saviano, storico dei Grimaldi e curatore di una mostra a Dublino su Grace: «I primi tempi visse una crisi di identità. Ne uscì riscoprendo le radici europee, irlandesi. E poi, da star abituata ai riflettori, come fare per non soffrire un ruolo di secondo piano? Calandosi nei nuovi panni, quelli della principessa perfetta». 14Per
risparmiare fatica a Grace, in dolce attesa di Caroline, il principe ordina in America tutti gli elettrodomestici che in Europa non sono ancora in vendita.
15Lei
disse: «Mi è costato fatica abituarmi al matrimonio e più ancora mi è costato imparare il francese. E poi ho dovuto fare i conti con la mia timidezza, che spesso è stata scambiata per scortesia». 16Ranieri
riconosceva l’ abilità politica e d’ immagine di Grace, che contribuì alla fortuna del Principato. La chiamava «ilmioministro degli Esteri». 17La
principessa scrisse per Oggi: «Il balocco più grande di Caroline è un orso di pezza inviato dall’equipaggio di un sottomarino americano che sostava nel porto quando nacque la bambina. È così grosso che fa fatica a passare per la porta... Con la piccola parlo inglese, però la chiamo Caroline, alla francese».
18Madre
di Caroline, Alberto e Stéphanie, disse in un’intervista del 1975: «È la donna che “fa” la famiglia. Sta a lei tenersi vicinomarito e figli. Prenda la mia. Mio padre era un uomo mite e gentile, non ci sgridava mai. Ma quando parlava, allora noi figli dovevamo filare. Penso che il compito del padre sia quello di insegnare che cosa sia l’autorità, la madre deve farla rispettare». 19E
ancora: «Quando Caroline era piccola, sono stata costretta a ricorrere a qualche salutare schiaffone per insegnarle il senso della disciplina. Con Alberto, invece, bastava fare la voce grossa. Per Stéphanie avrei dovuto ricorrere alle maniere forti molto tempo fa». 20Si
scopre una Grace all’antica, quando dice: «Unamadre deve sempre preferire i figli alla carriera e questa è stata lamia scelta». 21Era
una mamma impegnata. Con un discorso del 1971, a un congresso a Chicago, Grace si fa portabandiera dell’allattamento al seno. 22Disse
una volta: «Sogno cinque o sei bambini». «Ma ebbe due aborti», ricorda il professor Saviano. «Nel settembre 1964, durante le nozze ad Atene di Costantino di Grecia, rischiò poi di perdere Stéphanie al quinto mese di gravidanza». si arrese alle nozze di Caroline con il playboy Philippe Junot, le scappò detto: «Dureranno forse due anni». Ed ebbe ragione.
23Quando 24Ricorda
Nadia Lacoste, la storica addetta alle relazioni pubbliche a Monaco: «La principessa badava poco alle chiacchiere e alla linea perché amava mangiare bene. Fu proprio lei a organizzare i primi barbecue con hamburger nel Principato, una vera rivoluzione! Si teneva in forma camminando. E intanto raccoglieva fiori che poi metteva a seccare nei libri». 25Ricorda
il professor Saviano: «Nella coppia, chi soffriva di gelosia era lei: ai balli teneva d’occhio Ranieri e se notava qualche galanteria di troppo con una signora, glielo faceva notare». 26Diceva
di sé in un’intervista a Oggi del 1979: «L’età non è una questione di anni ma di stile di vita. Una persona che rifiuta di adeguarsi al mutamento dei tempi è vecchia. Ecco, io ho imparato a non avere paura del tempo». 27E
ancora: «Da bambina volevo essere un maschio per poter somigliare a mio padre, un uomo dalla personalità forte, con molto cuore e senso dell’umorismo». «Non conosco nessun altro posto al mondo dove tanta gente soffre di esaurimento nervoso, dove ci sono tanti alcolizzati e tanta infelicità».
28Hollywood. 29Ricordava:
«Il principe mi disse con affettuosa ironia: “Chiunque sposi un’americana, deve fare attenzione a che non diventi il capofamiglia”. Effettivamente noi americani abbiamo lo spirito comandante, ma io ho cercato di smussarmi». 30Negli
anni Sessanta, su consiglio del suo coiffeur di fiducia Alexander, Grace passò dallo chignon del matrimonio a un taglio ribattezzato Artichoke, carciofo. Amava i turbanti: «Servono ad avere sempre un aspetto presentabile» 31Ha
raccontato Louisette Levy-Soussan Azzoaglio che fu il braccio destro di Grace: «Quanto al trucco, faceva da sola come a Hollywood. Si lasciava sistemare solo per le serate importanti, ma le bastavano un po’ di cipria e mascara. Certo era impossibile vederla fuori posto». 32Nel
1994, Robert Lacey disegna una principessa matura e triste, dedita all’alcol e distante dal marito. Piena di rimpianti. Ranieri scatenò i suoi avvocati contro chi osava infangare la sua Grace. 33Frédéric
Mitterrand, uno dei maggiori esperti di teste coronate, dice: «Grace aveva una personalità difficile da capire. Dolce ma anche forte, sensibile ma anche energica, nostalgica eppure positiva. Depressive and positive, direi, incline alla depressione eppure ottimista». 34Conclude
il professor Saviano: «Nei primissimi anni Ottanta, d’accordo con Grace, Ranieri lasciò intendere di voler presto abdicare per godersi la vita privata». Ma il destino di quel 14 settembre 1982 cambiò il corso degli eventi. 35Così
di un’icona resta l’eco immortale. Visconti, che tanto l’avrebbe voluta in un suo film, diceva: «Che bisogno c’è di conoscere Grace? I capolavori si contemplano».