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VIADAGOMOR­RAA PASSODIDAN­ZA

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Shaila Gatta, Gomorra, o qualcosa di simile, ce l’aveva in strada, sotto casa. «Sono cresciuta a Secondigli­ano, nella periferia Nord di Napoli, poco lontano da Scampia. In quelle zone per un giovane è facile sbandare e finire fuori strada».

I tuoi genitori come ti hanno protetta?

«Mi hanno mandato a studiare a Napoli, lontano da compagnie pericolose. A 16 anni mi sono ritrovata a Roma, studiavo al liceo linguistic­o e prendevo lezioni di danza. È stata dura, ero giovane e ho patito la solitudine».

È stata una scelta difficile?

«Hanno fatto grandi sacrifici. In famiglia non c’erano tanti soldi. Mio padre è autista di ambulanze. Mia madre fa la sarta a casa. Io non ho mai avuto un capo firmato, ancora adesso faccio shopping al mercato. Sono stata abituata così. I miei mi dicevano: “Preferisci che i soldi li investiamo nel tuo futuro o per comprarti una maglietta?”».

Come hai affrontato il provino per

Striscia? «Né io né Mikaela sapevamo che il casting fosse per Striscia. L’unica informazio­ne che avevamo era che cercavano ballerine per un programma Mediaset. Ovviamente quando lo abbiamo scoperto è stata una sorpresa bellissima. Io avevo già lavorato a Ciao Darwin, Zelig e avevo partecipat­o al reality Amici ».

Vai d’accordo conMikaela?

«Ci siamo piaciute subito. Sono sicura che ci avessero già presentato qualche anno fa, a una festa, ma lei non se lo ricorda. In ogni caso fin dai provini abbiamo iniziato a chiacchier­are. È una ragazza solida e forte, e ora abitiamo sullo stesso pianerotto­lo».

Cosa ti fa arrabbiare?

«I miei coetanei che sono villani con i genitori. Non lo sopporto. Anche io ho avuto dei momenti di lite, soprattutt­o con mio padre che non voleva puntassi tutto sulla danza, ma so che quando discuto con loro non posso travalicar­e un limite. Se solo provassi a mandarla a quel paese, credo che mia mamma mi inseguireb­be per tutta Napoli».

Chi raccomande­resti al Gabibbo per fargli avere velocement­e un bel tapiro?

«Credo che Donald Trump un tapiro se lo meriti tutto».

Andrea Greco

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Shaila si chiama così perché la sorella maggiore era una grande fan di Shaila Risolo, una ragazza di Non è la Rai

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