Oggi

« Grazie a Morandi sono il mito dei miei nipoti »

«DICONO A TUTTI CHE SONO IN TV CON L’ AMICO DIR OVAZZI»,S PIEGALA TOP CHE HA SFONDATO SUL PICCOLO E GRANDE SCHERMO. E CHE PUNTA A UN PALCO CHELE È SFUGGITO TRE VOLTE

- Dall’inviato Alessandro Penna - foto Loris T. Zambelli/Photomovie

La top model Chiara Baschetti è diventata popolare per via di un’assenza: nel 2009 Bonolis la scelse come valletta del Festival di Sanremo per “licenziarl­a” a un soffio dal via. Poi è stata una presenza immaginari­a al cinema: era la donna dei sogni di Claudio Bisio in Ma che bella sorpresa!. Ora finalmente compare tutta intera, con il fulgore appena attenuato dalla divisa da poliziotta, nell’Isola di Pietro, la fiction che ha segnato il ritorno di Morandi in tv. È bella come un fiore selvatico e di una simpatia disarmante, che ribalta le prospettiv­e: dopo un’ora di chiacchier­e, è più l’amica che vorresti che la donna che non potrai mai avere. Com’è andata con Morandi? «È stato un dramma». Scusi? «All’inizio, intendo. Sono stata catapultat­a così, senza ancora padroneggi­are il “mestiere”, in una fiction enorme, con una macchina da guerra come Gianni. Nell’Isola è il mio papà: volevo creare un rapporto, ma temevo di essere invadente. E poi, intorno a me, vedevo solo persone sicure». Qual è stata la svolta? «È stato un parto». In senso figurato. «No, no: proprio un parto. Dopo dieci giorni, ho girato una scena fondamenta­le, in cui partorisco. Ero terrorizza­ta: ho visto video su video, lavorato sulla respirazio­ne, ma non ne venivo a capo. A un certo punto, il registami ha detto: “Emo’ so’ solo fatti tuoi”». E lei? «Mi sono isolata e ho fatto esplodere unmondo di emozioni: si sono commossi tutti, mi hanno persino applaudito. E iomi sono sciolta, ho visto che gli altri avevano fiducia in me». Prima aveva notato diffidenza? «Sì, nessuno credeva che ce l’avrei fatta. È stata colpa mia, mi ero posta in modo rigido: tra campo, controcamp­o, battute da imparare a memoria, avevo perso la bussola». È andata ai provini per conoscere Morandi. «È sempre stato il mio mito. E ora io sono il mito dei miei nipoti: dicono a tutti che la loro zia è in tv con “l’amico di Rovazzi”». L’Isola di Pietro ha più segreti di Fatima. Me ne dica uno suo. «Sul primo set della mia vita, quello di Ma che bella sorpresa!, domandai al regista e a Valentina Lodovini come si dessero i baci. Io, venendodal lamoda, non ne avevo proprio idea. “La lingua la devo mettere o no?”, chiesi. Credo stiano ancora ridendo. Alla fine siamo stati sul casto, sia con Bisio e che con Cesare Bocci ( il Mimì Augello di Montalbano, ndr) nell’Isola di Pietro ». C’è un attore a cui le piacerebbe dare un bacio non casto? «Stefano Accorsi. Lo vidi girare Radiofrecc­ia, fu amore a prima vista. Le

riprese eranodalle mieparti, inRomagna: lui correvaper la spiaggia, saltava i lettini, era fantastico. Avrò avuto 11 anni, nonmi è mai passata». C’è una parte che avrebbe voluto e ha solo sfiorato? «Sì, per un film con Accorsi». Ma allora è una fissazione! «La regia è di Ligabue, lo stanno girando ora. Alla fine hannopreso­Kasia Smutniak, che è bellissima e più strutturat­a di me». Per la prima volta si è fidanzata con un coetaneo. «L’ho conosciuto a un seminario di recitazion­e, è esattament­e come me: unmodello che studia per fare l’attore. Appena l’ho visto mi sono detta: “Wow!”. E dire che non ho mai guardato la bellezza: finora mi avevano conquistat­o il fascino, la simpatia». Com’è scattata la scintilla? «Grazie a un esercizio: dovevamo tenerci per mano, guardarci negli occhi per cinque minuti, affidarci l’una all’altro. Dopo l’ultima lezione, abbiamo fatto un pezzo di strada insieme». E zac!, lui l’ha baciata. «Macché. Abbiamo parlato dalle dieci di sera fino alleduedel pomeriggio del giorno dopo. Abbiamo camminato per 16 ore e ci è scappato solo un bacio. Ora conviviamo». Sanremo lo condurrà Baglioni… «Lo adoro, Claudio». Per tre volte è stata a un passo dal salire sul palco dell’Ariston. Se la richiamass­ero? «Ci andrei di corsa…». Nel 2009 cosa successe? «Giocarono un po’ sporco. Stavamo ancora discutendo, più sul mio ruolo che sul cachet, e a un certo punto dissero che era saltato tutto». Col senno di poi, è stato unmale? «No, ero troppo piccola, avrei combinato un disastro. Certo, potrei combinarlo anche adesso, ma almeno sarebbe un disastro consapevol­e!».

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