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Primo soccorso Lemosse salvavita di Antonio Calitri

IN CASO DI ARRESTO CARDIACO O DI SOFFOCAMEN­TO INTERVENIR­E CON RAPIDITÀ E IN MODO EFFICACE FA LA DIFFERENZA, ANCHE SENONSI È ESPERTI. ECCOLETECN­ICHEGIUSTE

- di Antonio Calitri

Tutti possono salvare una vita. Un malore, un cibo di traverso, un incidente d’auto possono capitare a chiunque. In questi casi e in tanti altri il primo soccorso, cioè agire entro i primi 4-5 minuti anche se non si è profession­isti, può davvero trasformar­e un cittadino in un eroe. Basta ricordare quanto accaduto a fine agosto negli studi di Sky. L’ex ciclista RiccardoMa­grini si è accasciato a terra per un infarto. Tre giornalist­i gli hanno praticato un lungo massaggio cardiaco e la respirazio­ne bocca a bocca, salvandogl­i la vita in attesa dei soccorrito­ri. Intervenir­e nei primi minuti durante un arresto cardiaco e in tantissime situazioni può fare la differenza. Non serve essere esperti: è importante

restare lucidi e farsi coraggio perché, come ha scritto l’American Heart Associatio­n nelle sue linee guida, intervenir­e è sempre meglio. Sbagliare non può peggiorare una situazione già compromess­a, ma se l’intervento viene fatto bene o anche così così, può salvare una vita.

PARTIAMO DAL CUORE

L’arresto cardiaco e in generale le malattie ischemiche del cuore sono la prima causa di morte in Italia: 200 mila decessi. Quando una persona perde conoscenza all’improvviso e il cuore non batte più o lo fa in maniera discontinu­a bisogna intervenir­e immediatam­ente con il massaggio cardiaco. Dopo aver chiamato i soccorsi, bisogna sdraiare la persona in posizione sulla schiena, con la testa all’indietro. Individuar­e il centrodel torace. Mettere lemani una sopra l’altra con i palmi rivolti alla pelle e premere cercando di abbassare il torace di 4-5 centimetri al ritmo di 100 compressio­ni al minuto. Non bisogna mai smettere

fino all’arrivo dei soccorsi. Chi è più esperto può alternare le compressio­ni con la respirazio­ne bocca a bocca. Se gli aiuti sanitari tardano ad arrivare, si può provare a utilizzare un defibrilla­tore semiautoma­tico. DAEdove è un’App che fornisce la mappa dei defibrilla­tori indicando i più vicini. Una volta recuperato l’apparecchi­o (vedi box nell’altra pagina), basta attivarlo e sul video appaiono tutte le fasi per farlo funzionare.

IL BOCCONE DI TRAVERSO

Nel 2002 un salatino stava uccidendo George W. Bush e davvero si può morireperu­n’olivaounpe­zzodicarne che va di traverso. Anche in questo caso, salvare una persona è relativame­nte semplice. A venirci in aiuto è la manovra di Henry Heimlich, un medicoche la scoprì nel 1974salvan

dosi da un’ostruzione. Sarebbe bene aver fatto un corso, ma comunque è meglio provarci: le statistich­e dicono che funziona al 98%. Di solito quando qualcosa ostruisce le vie respirator­ie, e impedisce di prendere fiato, basta qualche colpo di tosse per liberarsen­e. Se la persona però ammutolisc­e, cambia colore emette istintivam­ente le mani al collo, bisogna agire. Le mosse giuste: ci simette alle sue spalle, si fa il pugno con una mano e l’altra sopra, e si comprime più volte la zona appe- na sopra l’ombelico. In questo modo, l’aria viene spremuta fuori dai polmoni facendo uscire il corpo estraneo.

L’AUTOMOBILE IN ACQUA

Le cronache raccontano spesso anche casi di auto finite in acqua con annegament­o delle persone dentro l’abitacolo. A volte basta una distrazion­e per uscire di strada mentre si costeggian­o un lago o un fiume o un tratto di mare. Così, si resta bloccati dentro l’auto, che rischia di trasformar­si in una trappola: una volta che si inabissa, infatti, uscire diventa quasi impossibil­e per la pressione esercitata dall’acqua sugli sportelli. In questo caso, bisogna rompere un vetro. Per farlo, l’ideale è avere sotto mano un martellett­o di emergenza, che costa 15 euro e agisce con pochi

tocchi. Altrimenti bisogna usare un oggetto duro, come una chiave inglese o un cacciavite, da puntare sui vetri laterali, che sono più deboli. A questo punto bisogna prepararsi: appena il vetro si rompe, a bocca chiusa si sguscia via, cercando di proteggers­i il viso e il collo per non tagliarsi.

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LA MANOVRA DI MRS DOUBTFIRE Mrs Doubtfire (RobinWilli­ams) salva Stuart Dunmeyer (Pierce Brosnam) che sta soffocando per un gamberetto.

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