GIORGIO DELL’ARTI
Come può un uomo solo ammazzare tutta quella gente?
Sta parlando della strage di Las Vegas di domenica 1° ottobre, vero? L’assassino si chiama Stephen Paddock, 64 anni, contabile in pensione. È riuscito a uccidere almeno 59 persone e a ferirne più di 500 sparando dall’alto (cifre al momento di andare in stampa). Per fermarlo ci sarebbe voluta la contraerea. Siccome si trovava al trentaduesimo piano (stanza 32134 del Mandalay Bay Hotel), la polizia ci ha messo parecchio per individuarlo e raggiungerlo. Quando gli agenti hanno sfondato la porta, l’uomo s’era già tolto la vita. Per garantirsi il più alto numero di vittime della storia americana, Paddock s’era portato dietro molti fucili e aveva acquistato on line unmeccanismo grazie al quale questi fucili erano in grado di sparare in automatico centinaia di colpi. Se si guarda uno dei tanti video girati dagli spettatori del concerto country che hanno fatto da bersaglio, si sentirà un crepitìo che dura una decina di secondi, poi s’interrompe, poi ricomincia.
E il perché di un similemassacro?
Mistero. Paddock era ricco, guidava aerei, giocava forte d’azzardo al casinò.
Un terrorista islamico? L’Isis ha rivendicato.
Gli uomini del Califfo sostengono che si era convertito da poco e aveva preso il nome di Samir Al Hajib. L’Fbi e la polizia di Las Vegas per ora non ci credono.
Resta il problema delle armi.
Un problema che torna attuale ogni volta che capita un episodio come questo. In America c’è in media un’arma in ogni casa, i numeri dicono che si tratta del Paese più violento e col maggior numero di omicidi. La Nra, National rifle association - la lobby dei fabbricanti di pistole, fucili e cannoni - è talmente potente da aver vanificato qualunque tentativo precedente di limitare il possesso di questi oggetti di morte. D’altra parte sotto la presidenza Clinton i massacri con più di otto vittime furono quattro, con Reagan e Bush furono cinque, con Obama 18. L’escalation suggerirebbe che bisogna far qualcosa. Ma Trump non sembra il presidente adatto: la Nra è tra i suoi sostenitori più convinti.