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MARIA VENTURI

VALE PER ENTRAMBI I SESSI. CAPIRE, AVERE LE IDEE CHIARE, SCORGERELI­MITI E SBAGLI ALTRUI, COMPLICALA­VITA PRIVATAEDI LAVORO. PERLEDONNE­ÈANCORAPEG­GIO

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Cara Maria

ho 37 anni e lavoro nella stessa azienda di mio marito, con un ruolo più importante del suo e di altri colleghi maschi. Senza falsa modestia, sono concreta, razionale e intuitiva. Ma l’intelligen­za è una dote molto faticosa da gestire anche nella vita di coppia. Tra me e mio marito non c’è competizio­ne profession­ale, però lo irrita che io abbia più vista di lui nel decidere, prevedere, evitare errori. La mia ipotetica rivale potrebbe essere una donna più riposante!

Annamaria, Roma S imona Izzo, linguista-rivelazion­e di questo Grande Fratello Vip, qui ci ricordereb­be che intelligen­za deriva dal latino intus legere: “leggere dentro” le situazioni, le persone, gli eventi e se stessi. È una grande dote che però tende a modificars­i come le voci bianche, e nell’ultimo decennio anche a sparire. Talvolta sono gli stessi superdotat­i a mimetizzar­la: è imbarazzan­te doversi confrontar­e con l’incompeten­za, la presunzion­e, le furbate e i limiti di chi ha come te, Annamaria, la sfortuna di lavorare in un settore competitiv­o. M a qui andremmo fuori tema. Parliamo invece delle tante coppie simili alla tua. Il maschio “marziano” lotta, osa, si fida di tutti, si butta. E spesso si spezza le ossa. Avrebbe bisogno di un’infermiera abile nelle iniezioni di incoraggia­mento e di sostegno e invece eccoti la moglie che viene sì da Venere, ma oltre ad avere un’ottima intelligen­za sentimenta­le è anche razionale, preveggent­e e concreta. Detto sempliceme­nte: “legge dentro” prima e meglio di lui. E perciò interviene, mette in guardia, cerca di riparare agli sbagli. Detto (e ridetto!) sempliceme­nte: si configura come una rompiballe e una Cassandra. Tu dici bene: l’intelligen­za è molto faticosa da gestire anche nei sentimenti e nella vita di coppia. Riflettere, analizzare e porsi troppi perché, può condurre a uno scontento che l’uomo non riesce a recepire. La conclusion­e? Le donne che hanno davvero una marcia in più usino l’intelligen­za anche per non complicars­i la vita.

Priva di autostima

Sono una 28enne disoccupat­a, single, con scarsi mezzi e brutta: statura 1 e 50, corpo robusto, labbra sottili, occhi piccoli e capelli incolori. In che modo potrei arrivare all’autostima?

Ariele, Livorno Vengo subito al pratico. Non occorrono grandi mezzi per acquistare una tintura con cui ravvivare i capelli, una matita di kajal per ingrandire gli occhi, un fondotinta per dare colore al viso. Il peso si può perdere con una dieta e la bassa statura non è un handicap: penso a quello scricciolo di Rita Pavone che resta un patrimonio nazionale… Io, nel mio piccolo (pochi centimetri più di te) a 17 anni ero stata eletta Miss Liquigas. Arrivare all’autostima senza fare nulla è come illudersi di vincere una maratona stando seduti in salotto.

Questione di tempo

Posso sposare una ragazza che adoro ma che non ha ancora dimenticat­o l’ex fidanzato? Lei mi stima, mi vuole bene ed è sicura che col tempo si innamorerà di me. Può succedere? Valentino, e-mail Può. Però suggerirei di aspettare che succeda prima di sposarla.

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