LUCA BOTTURA
lasciato i doni per la figlia? PRIMADI ESSERE VINTADAL TUMORE, UNADONNA DI 40ANNI HA PREPARATOI REGALI PER LAPRIMOGENITA
ElisaGirotto aveva40anni ed èmorta di tumore solo un anno dopo la nascita della sua prima e unica figlia. Ma, prima di andarsene, hapreparatoper lei doni significativi, da scartare, ogni anno, fino al suo diciottesimo compleanno! Per dirle: «Ci sono», «Lamorte non può separarci né impedirti di ricordarmi». Elisa ha affrontato e sfidato l’angoscia di morte, madre di tutte le angosce umane, attraverso la continuità della sua presenza trasformata in doni. Ovvero: «Io moriròma i miei doni ti accompagneranno, riempiendo il “vuoto” di ogni tuo compleanno con il pieno gratificante di un regalo, scelto da me con amore. Per carezzare e sottolineare i passaggi della tua crescita». Dunque, la morte non potrà fermare la festa. Quei doni sanciranno la forza
dell’Amore che può battere la malattia e la morte. Perché è eterno, è per sempre, e perchémuoremapoi risorge. Quei doni permetteranno alla bambina di uscire dall’Ombra del Bosco e dalla paura della fine. Come fa ogni Pollicino per ritrovare la strada, per non rimanere prigioniero dell’«Orco-Chronos», il dio del Tempo che divora i suoi figlima che non può divorare la forza del ricordo e quella costante riproposta d’amore che Elisa ha pianificato. Ovvero quel colore del grano di cui parla Antoine de Saint-Exupéry nel Piccolo principe e che per questa piccina consentirà di coltivare e conservare, nel tempo, il ricordo della sua mamma. Una mamma che l’haprofondamente amata anche se non fisicamente presente.