Quando è il casodi togliersi il pensiero
LA MASTECTOMIA PROFILATTICA È FRUTTO DEL DIALOGO TRA MEDICO E PAZIENTE
Si era già discusso di mastectomia preventiva, ovvero profilattica, quattro anni fa, quando l’attrice Angelina Jolie prese questa decisione non facile, alla quale si accompagnò anche l’asportazione preventiva delle ovaie. Si tratta della rimozione di una o entrambe le mammelle in donne sane, che sanno però di essere esposte ad un rischio elevato di sviluppare un tumore del seno nell’arco della loro vita. Sono donne con un’alterazione di uno dei geni Brca 1 e Brca 2, mutazione identificata come responsabile della degenerazione tumorale del seno e delle ovaie.
Si tratta di unaminoranza di donne: se consideriamo tutti i casi di tumore al seno, quelli legati a questa mutazione di geni rappresentano al massimo il 10 per cento. Attenzione, però: il test del sangue che ci permette di verificare la presenza di questa mutazione non è un test “predittivo” del tumore, cioè non indica che la donna si ammalerà, indica soltanto il possibile rischio. Che è più alto dell’85 per cento se l’alterazione riguarda il Brca 1, meno (70%) se la mutazione riguarda il Brca 2, con la possibilità, però, che possa essere coinvolta in alcune forme dimelanoma e di tumori alle ovaie. E allora, fare o non fare la mastectomia profilattica, per “togliersi il pensiero”? Non è facile rispondere a questa domanda, anche perché l’intervento non azzera il rischio: una piccolissima porzione di ghiandola mammaria resta sotto la pelle, e deve essere controllata nel tempo perché potrebbe degenerare. È assolutamente importante, perciò, che ci sia una buona, chiara e aperta relazione tra la donna e i medici, per arrivare a una valutazione che deve essere precisa e che non si limiti al computo dei parenti che hanno avuto lo stesso tumore. Quante donne, in Italia, decidono di sottoporsi all’intervento? Una stima ragionevole può partire dall’Istituto Europeo di Oncologia, che è il principale centro di eccellenza per la senologia, ed effettua circa 10 interventi all’anno. Considerando tutti i centri di eccellenza italiani, possiamo stimare che lemastectomia preventive possano raggiungere un numero di 50-100 all’anno. È una cifra che testimonia una scelta molto ragionata. Negli Stati Uniti, tradizionale capofila degli interventi più radicali, le cifre sonomaggiori. Ma possiamo dire con orgoglio che da molti anni, grazie a UmbertoVeronesi e alla sua scuola, è la senologia italiana a fare da guida nel mondo. E allo Ieo la mastectomia robotica sta dando ottimi risultati.