Perché Gasparri hadato a Saviano del pregiudicato?
Il tweet con cui il senatore Maurizio Gasparri ha insultato lo scrittore napoletano invitando a boicottare Fabio Fazio, che lo ospitava, nasconde una scottante verità: i Gasparri sono due. Il primo è il personaggio offensivo, sgradevole, spiacevole, irricevibile, antipatico, odioso, scurrile, squadrista, detestabile, volgare, esecrabile, facinoroso, goffo, brutale, rissoso, prepotente, bellicoso, prevaricatore, ottuso, greve, pesante, soffocante, sgraziato, antipatico secondo estratto, ma comunque molto avvenente, che purtroppo prende il posto in millanta occasioni ufficiali e sui social del vero Gasparri. Il quale (l’ho conosciuto personalmente al bar della Rai mentre offriva un cappuccino a un migrante clandestino) alterna momenti di bonomia a una simpatia travolgente, denota un notevole umorismo e coniuga direttamente anche il participio passato del verbo soccombere. Purtroppo il Gasparri bis, che curiosamente si chiama come il gemello in orbace di cui sopra, ha molto meno mercato. Su Twitter lo segue solo Pippo Civati. Non lo invitano mai in tv e se lo fanno è per fare il figurante a Elisir nelle puntate sull’oculistica. Il Gasparri bis è un sincero democratico, una persona adorabile, e sa che Roberto Saviano – anche se i suoi libri paiono a volte vergati direttamente col tallio, il metallo più pesante del mondo – sta sull’anima, anzi, vogliono proprio ucciderlo, ai peggio loschi figuri del Paese, e che dunque a infangarlo si rischia la proprietà transitiva. Colgo dunque l’occasione per lanciare un appello al Gasparri bis: prenda suo fratello e lo riduca al silenzio con lo scotch da pacchi. Farà un favore al Paese, e pure a Gasparri.