Micaela Ramazzotti « Faccio donne difficili perché voglio difenderle »
NEL FILM UNA FAMIGLIA L’ ATTRICE INTERPRETA UNA MADRE CHE VENDEI SUOI FIGLI
Micaela Ramazzotti ama interpretare donne dalla vita difficile. È il caso di Maria, protagonista di Una famiglia di Sebastiano Riso, film che tocca un argomento delicato: l’utero in affitto. E racconta di una madre costretta dal compagno a vendere i propri figli (il tema è così spinoso che il regista è stato vittima di un’aggressione omofoba, perché nel film tra gli “acquirenti” appare una coppia gay).
Micaela, perché ha detto sì a un film così controverso?
«Riso mi fa sentire Meryl Streep. È un regista libero che tira fuori il mio lato primitivo».
Come giudica chi ricorre all’utero in affitto?
«Chi lo fa è all’ultima spiaggia, per colpa di una legge che rende difficile l’adozione. E non parliamo delle difficoltà che incontrano gay e single che vorrebbero diventare genitori».
Maria è complice e al tempo stesso vittima del suo compagno.
«Vincenzo è tutto per lei: compagno, fratello, padrone, carceriere e complice. All’inizio lo asseconda, poi decide di ribellarsi».
Quanto ama questo tipo di donne?
«Le rincorro, ho voglia di approfondirle e di difenderle. So che sembro masochista, visto che interpreto mamme sempre più disperate!».