Un caffè allunga la vita? Alcuni studi lo ipotizzano
UN TEMPO IL CONSUMO ERA CONDANNATO. INVECE AVREBBE EFFETTI ADDIRITTURA POSITIVI, SOPRATTUTTO NEI MASCHIE NEGLI OBESI
Da tempo si discute: il caffèfabeneofa male? Il pendolo sembra spostarsi. In passato, infatti, erano stati supposti effetti dannosi - dalla cancerogenesi alle malattie cardiovascolari - mentre oggi si sono accumulate varie evidenze favorevoli. Unarisposta certa alladomanda, però, non è facile: quando si dice caffè si usa un termine generico, mentre molto dipende dalle origini del prodotto e dalle condizioni fisiche di chi lo
beve. Ungruppodi ricercatori, fra cui anche alcuni italiani, guidato dall’Internati on al Agencyf or Research on Cancer ha affrontato questo problema in modo diretto, chiedendosi quale sia il rapporto fra consumo di caffèemortalità dovuta a ogni tipo di causa in dieci Paesi europei. Lo studio denominato E PI C ha reclutato oltre mezzo milione di persone che ha seguito per oltre 16 anni. I partecipanti sono stati divisi in 5 gruppi in base al numero di caffè assunti, in media, al giorno: 0; minoredi 1; da1amenodi 2; da 2 amen odi 3 e più di 3. Durante questo periodo son ostate registrate 41.693morti. Si è riscontrato che, all’aumentare del consumo di caffè, diminuiva la mortalità. L’effetto era maggiore nei maschi (12 per cento di riduzione) rispetto alle femmine (7 %) e non era differente nei vari Paesi europei inclusa l’Italia. È interessante sottolineare che l’attività benefica del caffè non era evidente nei fumatori, ma era invece significativa negli obesi e nei bevitori di alcol. Il dato sui Paesi europei è in qualche modo confermato da un altro lavo roche ha preso in considerazione un gruppo di africani, giapponesi e latino-americani. Anche in questo caso un alto consumodi caffè si accompagnava a una minore mortalità. Naturalmente si trattadi undatoglobale e di tipo statistico che non autorizza la singola persona a pensare che deve bere più caffè. All’interno del gruppo studiato è possibile che ulteriori analisi permettano di stabilire chi ha vantaggio e chi invece può avere uno svantaggio dal bere caffè. Il futuro ci permetterà di avere dati più precisi equindimeno incertezza.