Bergamini è stato ucciso
UNA NUOVA PERIZIA MEDICO LEGALE HA RIAPERTO IL CASO SONO TRE INDAGATI, UN MOVENTE NITIDO E SPUNTA UN SUPERTESTIMONE DECISIVO
Giacomantonio, «dall’attento esame del materiale investigativo è emersa l’infondatezza della notizia di reato e l’assoluta mancanza di elementi della sussistenza del delitto». Alla Procura di Castrovillari è arrivato Eugenio Facciolla che alla fine del 2016 ha
Sopra, Donata Bergamini, la sorella di Denis, nell’aula del Tribunale di Castrovillari (Cosenza). Nel tondo il magistrato Eugenio Facciolla, che alla fine del 2016 ha riaperto l’inchiesta e ha disposto una seconda perizia medico legale sulla salma del calciatore.
riaperto l’inchiesta, ha chiesto al Gip la riesumazione della salma (12 luglio 2017) disponendo una seconda perizia medica eseguita con una nuova tecnica di medicina forense all’università La Sapienza di Roma. Così si è stabilito che Bergamini è morto soffocatoma il suo torace e il suo collo erano integri e che il decesso era avvenuto prima dell’investimento. Raffaele Pisano, secondo l’Accusa, col suo camion ha schiacciato un uomo morto. Fu indagato e assolto per omicidio colposo. Oggi è indagato per omicidio volontario. Lo stesso reato per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Denis che da 28 anni racconta un suicidio che secondo gli inquirenti non
Il magistrato che conduce l’inchiesta
ha mai visto. Anche perché, e questa è la novità più clamorosa, ci sarebbe unterzo indagato e inProcura si è presentato un supertestimone che avrebbe assistito al delitto e avrebbe raccontato i dettagli. Per scoprire il movente sarà forse interrogato un ex compagno di squadra il quale ha rivelato che Denis è stato ucciso per motivi passionali. L’ipotesi è questa: Isabella Internò aveva solo 16 anni quando scoprì di aspettare un bambino. Bergamini le disse che era pronto a riconoscerlo ma non intendeva sposarla. Così decisero, all’insaputa della famiglia di lei, di interrompere la gravidanza in una clinica di Londra. Una decisione forse fatale per il calciatore di 26 anni che aveva detto no alle offerte di Parma e Fiorentina per restare in serie B a Cosenza.