CONOSCIAMODAVVEROL’AUTRICE DEL DIARIO PIÙ FAMOSODELMONDO? Ancora non sappiamo chi la segnalò ai nazisti
UNATELEFONATAALLAGESTAPODI AMSTERDAMIL4AGOSTO1944DENUNCIÒLAFAMIGLIA EBREACHEDADUEANNI SI NASCONDEVANELRETRODELLAPROPRIACASA. CHI LAFECE? ISOSPETTATI SONOBENSEI. E LARICERCACONTINUA: L’ULTIMARIVELAZIONEÈDEL 2015
Gli ultimi a saperlo sono i disgraziati che l’hanno ancora insultata, mettendole addosso la maglia della Roma e augurando ai romanisti di fare la sua fine. Ma, a 72 anni dalla sua morte nel campo di concentramento tedesco di Bergen Belsen, c’è ancora un grande mistero che aleggia sulla vicenda di Anna Frank. Che, come tutti sanno, dal luglio 1942 era nascosta in una casa segreta assieme a tutta la sua famiglia, ad Amsterdam. In Olanda si era infatti scatenata la caccia all’ebreo, e i nazisti ne rastrellarono oltre 100 mila, sui 130 mila che vi abitavano all’inizio della Seconda guerra mondiale. La famiglia Frank, composta dai genitori Edith e Otto e dalle sorelle Margot e Anna, era scappata da Fran- coforte, in Germania, già nel 1933. Avevano capito subito la vera natura del regime nazista che si era appena insediato a Berlino. E avevano scelto la tollerante e civileOlanda come luogo di esilio. Anche dopo l’inizio della guerra, nel 1939, nessuno pensava che Adolf Hitler volesse invaderla. Nel 1914 i tedeschi avevano attaccato la Francia passando per il Belgio. L’Olanda sembrava fuori da ogni mira espansionista dei tedeschi.
LA “PACIFISTA” OLANDA INVASA A SORPRESA
Invece, nella primavera del 1940 la pacifista Olanda si ritrovò invasa. I nazisti non cominciarono subito ad arrestare gli ebrei. Ma nel 1942 fu presa la decisione della “soluzione finale”, che fu applicata anche ad Amsterdam. La famiglia Frank si rifugiò in una