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« IL MIO AMORE PER VITTORIO È PERSEMPRE »

«NELLA VITA TUTTO PUÒ SUCCEDERE », DI CELA BIONDA SIGNORA DEI FORNELLI ,« MAIL MIO COMPAGNO È UNA CERTEZZA ». E IN UN NUOVO LIBRO SVELA RICETTE E ROMANTICHE­RIE. COME QUELLE 100 ROSE ROSSE ... Antonella Clerici

- Di Michela Auriti

ARoma, novembre ntonella Clerici e un nuovo libro di ricette. Lamia vita in cucina mescola suggerimen­ti e ricordi, dosi e piccoli segreti. Come nasce? «Da tempo volevo fare un bilancio della mia esistenza e, pensandoci, ho scoperto che gran parte della vita l’ho passata in cucina. È lì che studiavo, prima al liceo poi all’università, è lì che mangiavo e mi venivano le idee. Profession­almente ho fatto 18 anni di La prova del cuoco e dunque ce n’era abbastanza per un libro. Sono partita dalla mia mamma, perché il suo ricordo è molto legato alla cucina. Al motto di “minima spesa massima resa”, cercava ogni giorno di mettere insieme pranzo e cena. Abitavamo a Legnano, papà aveva un colorifici­o. La mia è stata una vita di provincia, scandita dalle puntate dal salumaio,

il caffè, il panettiere, la Casa del dolce dove si compravano le paste la domenica». Nel libro, amici e cuochi le regalano ricette. Però non ho trovato quella del suo compagno, Vittorio Garrone. «È vero. Anche perché lui, essendo cacciatore, cucina la selvaggina che io mi rifiuto di mangiare. Però ci sono tanti suggerimen­ti che raccontano la sua storia. Per esempio la torta al cioccolato di Bruna, la cuoca di famiglia che purtroppo è venuta a mancare. Allora tutti, in casa Garrone, sanno ripetere quella torta in omaggio a chi non c’è più. O la ricetta dell’amico Alfio di Grondona, che parla del suo territorio piemontese. O i suggerimen­ti che arrivano dai viaggi, come quello meraviglio­so che abbiamo fatto in Giappone. Nelle nostre “fughe”, preferiamo ristoranti tipici, solo eccezional­mente quelli stellati. Il nostro modo di essere chic è fare cose semplici». Qual è il rapporto di Vittorio con la cucina? «Come il mio. Siamo due tipi molto golosi e curiosi di provare tutto quello che il viaggio ci propone. Quindi, ogni tanto, dobbiamo aiutarci reciprocam­ente a moderarci un po’, a fare più ginnastica. Dico sempre che, da questo punto di vista, siamo un’associazio­ne a delinquere. Ci piacciono le cose gustose, non quelle fighette. Quando siamo soli è più facile: magari rinuncio al vino o alla cosa goduriosa per apprezzarl­i poi conVittori­o. Cerchiamo di metterci a dieta dal lunedì al venerdì. E il fine settimana, quando ci vediamo, ci concediamo piaceri della tavola importanti». Antonella, cosa cucina per il suo compagno? Qual è il suo piatto preferito? «Ma lui è bravo, mangia tutto! Quando viene a Roma, mi affido alla cucina del posto: cicoria ripassata, carciofi alla romana, puntarelle. E i sublimi tonnarelli cacio e pepe». Le è mai capitato di apparecchi­argli una cenetta romantica? «Allora punto sui risotti, perché creano una forte complicità. Intanto devi iniziare a prepararlo quando lui è arrivato, quindi mantechi e chiacchier­i, stappi una bottiglia di bianco per sfumare in pentola e con l’occasione bevi un bicchiere di vino. Ne ho fatti allo champagne o con l’aceto balsamico: senz’altro sono il piatto che mi riesce meglio».

Il libro è dedicato a sua figlia Maelle e a Vittorio, «con cui vorrei gustare la seconda parte della mia vita»... «Il mio amore per Vittorio è per sempre, mi è stato subito chiaro che l’avrei coltivato per la vita. Certo, tutto può succedere, ma nella mia testa e nel mio cuore è così. Ho avuto una seconda chance a un’età in cui potevo tirare i remi in barca e ora Vittorio è tra le mie certezze. Anche per la serenità della mia Maelle vorrei che fosse così. Per sempre». Come immagina questa seconda parte della vita? Aveva annuncia-

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La prova del cuoco. La trasmissio­ne va in onda su Rai 1 dal lunedì al venerdì alle 11.50. E sono 18 anni.
NEGLI STUDI DELLA RAI Roma. Antonella e Vittorio negli studi televisivi di La prova del cuoco. La trasmissio­ne va in onda su Rai 1 dal lunedì al venerdì alle 11.50. E sono 18 anni.
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