Oggi

Come è possibile uscire dal carcere dopo59omic­idi?

NONOSTANTE LA SUA CONDOTTA CRIMINALE, IL BOSS ANTONIO SCHETTINI SARÀ LIBERO A INIZIO 2018

- RISPONDE Bruno Tinti, ex magistrato, editoriali­sta de La Verità

AntonioSch­ettini ha ammazzato 59 persone: 37 con le sue mani, per 22 ha incaricato altri assassini. Agli inizi del 2018, dopo 26 anni di detenzione, sarà formalment­e scarcerato. In realtà, fuori dalla prigione è da quattro anni: detenzione domiciliar­e e permesso di lavorare. Insomma, non ha fatto l’ergastolo che gli sarebbe toccato. Oggi

i media si occupano di questa “ennesima” scarcerazi­one anticipata; che però è parecchio diversa dallemolti­ssime altre che avvengono tutti i giorni. E che non deve destaresde­gnoopreocc­upazione. Le altre sì,

le migliaia di condannati che sono scarcerati dopo aver scontatome­tà della pena, questo fa arrabbiare: anni che valgono 9 mesi (dopo aver scontato metà della pena, 7 mesi e mezzo), arresti domiciliar­i, affidament­o in prova al servizio sociale; tutto distribuit­o a pioggia, a delinquent­i che aspettano so- lo di ricomincia­re o che hanno commesso reati orrendi. Ma questa no. Perché?

PerchéSche­ttinièun “pentito”. Termine equivoco, evoca concetti etici, cambiament­i esistenzia­li, recupero sociale.

Tutte cose che, conbuona pace dell’articolo 27 della Costituzio­ne, chissà se avvengono davvero. La percentual­e di recidivi è tale da suggerire che si tratti di unapia illusione.

Dunque, “pentito” forse no. Ma collaborat­ore di giustizia, questo sì. E i collaborat­ori servono, c’è poco da discutere.

Senza, la criminalit­à (soprattutt­o quella mafiosa) vince. L’omertà la superi solo con minacce/promesse (da mantenere) di clemenza: se non collabori ti mettiamo in prigione e buttiamo via la chiave. Alla fine, ancora una volta, Tanstaafl (acronimo dell’inglese there ain’t no such thing as a free lunch): non esistono pasti gratis. Triste ma vero.

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