Oggi

« Mi danno del cattivo perché non sono ipocrita »

«SE PENSO UNA COSA, LA DICO, ANCHE QUANDO NON DOVREI », SPIEGAI L CONDUTTORE DE I FATTI VOSTRI. E SVELA ANCHE IL SUOLATO PATERNO :« CON LE MIE FIGLIE SONO MODERNO»

- Di Nicole Persico

Ho 70 anni, una bella cifra tonda. Ma vorrei smentire la notizia che voglio lavorare fino a 100». Giancarlo Magalli è colto, intelligen­te e ha quella giusta dose di sarcasmo e ironia che lo rende uno dei protagonis­ti della television­e italiana e il re dei dibattiti social. Quest’anno ha festeggiat­o i 70 anni d’età e i 40 anni di carriera. È tutti giorni in diretta alle prese con la conduzione de I fatti vostri, un programma che riesce ancora a divertirlo. Se dovesse pensare al suo prossimo futuro da pensionato, come si vede? «Non ho paura del pensioname­nto, fa parte dell’ordine naturale delle cose. L’idea di potermi riposare stando in salute non mi dispiace. Mi piacerebbe dedicarmi alle mie figlie. Vorrei viaggiare di più con loro». A 70 anni si comincia a fare un bilancio? «Faccio bilanci tutti i giorni e sono sempre sereni. C’è stato solo un periodo lontano in cui litigai con un dirigente Rai che mi tenne fermo un anno e mi feci qualche domanda. Oggi lui è un dimenticat­o qualunque e io continuo a stare al mio posto». Qual è la qualità necessaria per fare tv per così tanti anni? «Non dipende molto da noi. È il pubblico che decide quando è il mo- mento in cui devi andartene. Io sono sempre pronto ad accogliere eventuali indicazion­i in tal senso, finora non sono arrivate. Se uno lavora con onestà e voglia di divertirsi, gli anni passano. Ancora oggi entro dentro alle storie che racconto, mi commuovo, m’indigno e mi emoziono». Si è mai pentito d’aver detto cose che magari poteva non dire? «Sì, centinaia di volte, ma non è un problema. Se dico una cosa è perché la penso, e quasi sempre è vera. Certo, sovente potrei farne a meno». Si ritiene un buono o un cattivo? «Sono un buono, anzi buonissimo, ma sono anche molto onesto. Se penso una cosa, la dico, anche quando non dovrei. E qualche nemico me lo faccio. Il cattivo è quello che dice cose non vere per fare male. Io dico cose vere che possono fare male, ma cerco sempre di non esagerare. È l’amore per la battuta che mi porta a essere un pochino pungente, ma mai privo di fondamento. Tra gli amici e chi mi vuole bene, ho fama di essere generoso e altruista. In tv ci sono molti miei colleghi che sembrano buoni ma in realtà sono cattivi». Mi ha detto del desiderio di viag-

giare più spesso con le sue figlie. Che padre è lei? «Molto amichevole, affettuoso e moderno, sia con Manuela che con Michela. Mi consideran­o un padre simpatico. Sono donne intelligen­ti. Ogni tanto vedo anche le loro madri, le mie ex mogli (Carla Crocivera e Valeria Donati, ndr). Non ho rotto i rapporti con nessuna, l’amicizia e l’affetto sono rimasti». È spesso circondato da donne. Quindi conoscerà benissimo il mondo femminile. «Con mia figlia piccola mi tengo al corrente del mondo dei giovani, sul loro linguaggio, su quello che pensano e do consigli generici sulla vita sentimenta­le. Gli uomini ora si spinzettan­o le sopraccigl­ia, si radono i peli del petto, fanno cose che alle donne fanno orrore ( ride, ndr). Io sono ancora una compagnia piacevole per le donne perché le faccio ridere e sono affettuoso». Come deve essere la conduttric­e perfetta? «Non c’è una conduttric­e perfetta, dipende dal programma che fa. Ma ci sono degli accorgimen­ti. Non deve essere troppo presente in scena e se ci sono persone più esperte deve sapersi affidare ai consigli che le vengono dati». Com’è lavorare con Laura Lena Forgia, la nuova “valletta” che l’affianca a I fatti Vostri? «Laura è una persona dolce. Accetta i consigli, sta al suo posto. È bella e intelligen­te. È una compagna di lavoro piacevole». Qualche settimana fa, durante un gioco telefonico, è stato “bacchettat­o” in diretta dal regista Michele Guardì. Che effetto fa? «Ma non diciamo sciocchezz­e! Come ha ammesso Laura, l’errore l’aveva fatto lei». Qual è il peggiore collega con cui ha lavorato? «Non mi viene in mente ( ride, ndr). Si sa con chi non sono andato d’accordo, e non vorrei tornarci».

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«A I fatti vostri, Laura Forgia è una compagna di lavoro piacevole, accetta i consigli, sta al suo posto».

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