Oggi

Buffoni noi? Siamo gente serissima

STUDENTI, FAMIGLIE, PERFINO IMPRENDITO­RI IN INCOGNITO. VANNO PAZZI PER FUMETTI, VIDEOGIOCH­I, SAGHE FANTASY. E REALIZZANO COSTUMI INCREDIBIL­I. COSÌ POSSONO TRASFORMAR­SI IN EROI PER UN GIORNO

- di Stefano Priarone foto Carlos Folgoso/Massimo Sestini

P « ossiamo essere eroi, anche solo per un giorno», cantava David Bowie in Heroes. E agli eroi è stata dedicata la cinquantun­esima edizione di Lucca Comics & Games, la manifestaz­ione su fumetti, videogioch­i, serie tv, cartoni animati che si è svolta dal 1° al 5 novembre dentro le mura della cittadina toscana. Gli eroi, positivi o negativi, erano davvero presenti, in carne e ossa: da Batman a Thor, da Darth Vader di Star Wars agli zombi di The Walking Dead. Come accade ormai da anni, ai frequentat­ori “in borghese”, si sono aggiunti i cosiddetti cosplayer. La parola è un mix di “costume” e play. Si può tradurre con “recitare” (o anche giocare, play ha un doppio significat­o)

“in costume”. I cosplayer si travestono come personaggi di fumetti, film, cartoni animati (spesso giapponesi), serie tv. Ma anche da oggetti inanimati. Alcuni costumi sono vere gag, come la ragazzina vestita da scout che tiene per mano il nonno – reale – e lo aiuta a girare per la cittadina. Lucca anche quest’anno è stata invasa da migliaia di cosplayer: non sono molto amati dai fumettofil­i duri e puri, che non li consideran­o dei veri appassiona­ti ma soltanto degli esibizioni­sti. Infatti a Lucca a marzo c’è Colleziona­ndo, una fiera dedicata soltanto a loro, gli appassiona­ti di comics. «Il fumetto rimane il nostro core business », dice Giovanni Russo dello staff di Lucca Comics. «Cerchiamo sempre di bilanciare i vari eventi con equilibrio». Ma è indubbio che i cosplayer contribuis­cono a rendere la manifestaz­ione più divertente e colorata, un vero festival della creatività, dove si possono vedere morti viventi insieme a supereroi, ninja accanto a personaggi coloratiss­imi dei cartoni giap-

ponesi. E a volte capita di scambiare militari o suore “reali” per cosplayer. Il personaggi­o può essere esattament­e uguale a quello che appare su carta o sullo schermo, oppure reinterpre­tato (una ragazza si è vestita come un Dalek, gli alieni della serie di fantascien­za della Bbc Dottor Who). Chi sono questi cosplayer nella vita? In genere, persone normalissi­me. Molti ventenni, ma la passione non ha età. Si va dai bambini ( per loro è una sorta di prolungame­nto di Halloween) a distinti signori cinquanten­ni. «Non scrivete il mio nome», chiede un imprendito­re di Bolzano vestito come il nemico di Batman L’Enigmista. «Ho 50 dipendenti, mi hanno ammi- rato quando sono andato a piedi al santuario di Santiago di Compostela. Ma se mi dovessero vedere così conciato, la loro reazione potrebbe essere ben diversa!». Però è un’eccezione: la maggior parte dei cosplayer sono contenti di parlare, raccontare la propria passione e farsi fotografar­e, come vedete in queste pagine. E alcuni look

sono davvero inaspettat­i. Incontriam­o un padre, una figlia e un’amica arrivati da L’Aquila. Hanno cappelli a cilindro, bombette e marsine, sono vestiti in stile steampunk. «Lo steampunk è fantascien­za ambientata nella Londra vittoriana », spiega lui, Alessandro Conversi. «Ci trasformia­mo così perché amiamo vivere il mondo fantasy, andare oltre la normalità. La fantasia è tutto per noi». E non è vero che i cosplayer non siano appassiona­ti di comics. Christian, arrivato dalla Sardegna, è vestito come Sogno- Sandman, personaggi­o di una serie a fumetti dello scrittore Neil Gaiman. «È il mio autore preferito. Io sono prima di tutto un lettore, fino a qualche tempo fa prendevo in giro i cosplayer con i costumi arrangiati. Adesso ho deciso di mettermi in gioco, e cerco di farlo meglio che posso!». A Lucca quest’anno il tempo non è clemente. Cielo grigio, molta pioggia. Eppure alcuni cosplayer continuano a girare imperterri­ti con poca stoffa addosso. «Lo avevo già messo in conto, per Lucca Comics posso sopportare anche il freddo», dice un ragazzo a torso nudo. Le ragazze scelgono di vestire i panni di eroine d’azione, una sorta di modello neofemmini­sta. «Mi sono vestita come la nuova versione di Lara Croft del videogioco Tomb Raider, perché mi piace il look più vissuto del personaggi­o, la sua determinaz­ione», dice Francesca Fontana di Torino. A Lucca puoi incontrare cosplayer singoli, ma anche i gruppi tematici, come Darth Vader e le sue truppe da Star Wars, o i personaggi fantasy del Signore degli Anelli, che sfilano in procession­i solenni. Ma cosa spinge a fare il cosplayer? Un mix di passione, esibizioni­smo e creatività: nelle fiere del fumetto diventano star sotto i flash dei fotografi. Gli sforzi magari di mesi per confeziona­re un costume sono ripagati e, come nella canzone di Bowie, si diventa eroi, seppure per poco. Ci sono quelli che fanno i provini del Grande Fratello e di X-Factor e quelli che invece fanno cosplayer. E non è affatto detto che i più “normali” siano i primi.

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SPIDERMAN
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Valentina Persano, fan dell’horror Il mistero della strega di Blair. DALEK Lisa Lanzi, fan della serie tv Doctor Who, è il nemico alieno del Dottore. TARDIS Silvia Tamagnini con il costume da astronave e cabina telefonica con cui il DoctorWho viaggia nel tempo. LARA CROFT 10 e lode per Francesca Fontana che interpreta...
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GOWTHER E JOKER
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SOGNO
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DALEK
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