Perché una banca dà nuovi prestiti anche se la suacrisi ègiàprofonda?
SONO USCITI I NOMI ECCELLENTI DEI DEBITORI DI VENETO BANCA,
CHE HA FINANZIATO CLIENTI POTENTI NONOSTANTE LE AVVISAGLIE DEL CRAC
SRISPONDE
e anche adesso venisse chiesto a un banchiere se preferisca fare credito a un potentemezzo fallito o a una società di gridoma scassata dentro, oppureaunartigiano oaunafamigliada 1.300euro al mese, lui vi risponderebbe: meglio comunque i primi e “braccino” con i secondi. Perché
ci sono decine di società inquesto Paese, importanti e riverite, quotate inBorsa, che inquesti annihannopagatole rate in ritardo anche di oltre unanno.
Oppurenonle hanno pagate proprio e stentano anche adesso. Eppure le banche se le sono tenute tra i clienti e hanno continuato a foraggiarle perché sospendere il fieno avrebbe significato andare a zampeall’aria con loro. Pensate a una grande azienda italiana qualunque, conmigliaia di dipendenti e poi immaginate che da un anno non vi paghi: voi non interromperete alcun rapportocon lei, perché lasua minaccia (non ti pago e tu fallisci conme) varrà sempre più della vostra. Per questo ha pagato lo Stato, equindinoi tutti, nell’illusione che così si sia salvato in qual- chemodoun sistema. Nonè vero: ne è stato salvato il bug, l’errore di funzionamento. Va di gran moda pubblicare le liste dei debitori insolventi (chi vi scrive lavora al TgLa7 che leha resenoteperprimo a gennaio)
ma le vere liste con politici e buona parte di quelle grandi società “top” non le avremomai: certi debitori sonorimasti tragli“incagli” bancari e quindi non sonoancoraveresofferenze.
Le banche preferiscono tenerseli e sono riservati. La disquisizione sul fatidico addendum della Bce non è solo una “pallosità tecnica”: aumenterà, tra l’altro, il passaggio dagli incagli alle sofferenze, che poi diventano pubbliche e pubblicabili.