Il tic tac atomico
più lenta. Le faccio un esempio, come se un orologio non facesse tic tic, ma tictic, oppure tiiiiicc. Gli orologi in uso avevano una precisione limitata, poi negli Anni 50 sono stati inventati gli orologi atomici ( box a lato), che usiamo qui, e che sfruttano le onde elettromagnetiche e la fisica quantistica». E lei ora detta il tempo al mondo intero. «Diciamo che sono un po’ come un direttore d’orchestra, ho un team di 11 persone. Mi dispiace, però, deluderla, niente bacchettamagica e non ho neppure il cappello a punta». Almeno indossa un’uniforme? «No, ce l’ha solo chi si occupa materialmente degli orologi atomici, che sono grandi come stanze. Non assomigliano per nulla agli orologi da polso». Scusi, come fa a comunicare al mondo l’ora esatta? Preme un bottone, la comunica in mondovisione con un microfono… «Ma no, le spiego: in questo momento, mentre sto parlando conlei, l’ora esatta internazionale non esiste, mi dispiace toglierle le ultime illusioni. L’ora esatta internazionale la sapremo solo tra un mese, per esempio ora sappiamo che a ottobre l’Italia andava cinque nanosecondi indietro. Io controllo l’ora na- zionale deiPaesi, faccio lamedia e poi dico loro se vanno avanti o sono lenti». Ma lei è praticamente la signorina Rottermeier. Bacchetta tutti. «Se la vuolemettere così... Il nostro è un lavoro puntiglioso, non ci deve essere un grafico fuori posto. I Paesi che collaborano sono 80, gli orologi 400». Con tutti quei le verrà l’angoscia del tempo che passa… «Quando lavoravo all’ INRiM(Istituto Nazionale di Ricerca metrologica) dove c’erano orologi con un ticchettio di fondo, lo sentivo il tempo che passava. Ma qui non ci sono orologi, usiamo quelli sparsi in tutti i laboratori del mondo».
tic tac,
E se lei un giorno si mettesse in sciopero e non controllasse più il tempo?