Oro o è una truffa?
IL DESIGNER E IL COIFFEUR IL GRAFICO UNA VERTIGINOSA CRESCITA DELLE QUOTAZIONI, DOPO TANTI ANNI DI CALMA PIATTA
A lato, Marco Rozzoni, che segue il fenomeno sin dall’inizio. «Ma nessuno ci paga in bitcoin», dice. Più a sinistra, Jacopo Brigada: ha avuto una trentina di pagamenti nel suo salone, ora valgono circa 8 mila euro.
suno lo sa. A metà del 2010 Gavin Andresen, l’esperto sviluppatore informatico a cui Nakamoto ha affidato, via mail, il software di Bitcoin affinché lomigliorasse, con unamail lo informa che ha accettato di rispondere ad alcune domande della Cia. A questa notizia Nakamoto si inabissa per sempre: si stima possegga circa un milione di bitcoin nel suo portafoglio elettronico, e che di questa cifra non abbia mai speso un solo centesimo. Quanto sono un milione di bitcoin? Almomento in cui andiamo in stampa (il cambio è molto instabile) circa 17 miliardi di dollari, il che farebbe del misterioso Satoshi Nakamoto una delle 100 persone più ricche del mondo.
COME FUNZIONANO?
Per farsi un’idea di come funziona il sistema bitcoin è necessario usare l’immaginazione. Il misterioso Satoshi Nakamoto, quando li ha realizzati, si è ispirato a meccanismi diversi rispetto a quelli delle altre valute. Il bitcoin non esiste in forma fisica, ma è un file elettronico non duplicabile o falsificabile. Tutte le transazioni in bitcoin vengono decrittate, controllate, registrate e poi certificate da una rete di computer. Chiunque può far parte di questa rete, che adotta un software open source, ossia che può essere scaricato liberamente. Ogni dieci minuti viene processato un blocco di transazioni. Una volta certificato che è tutto regolare, si passa a quello successivo. Tutte le transazioni certificate finiscono su un pubblico registro on line, che tutti possono controllare e nessuno può modificare. Il fatto che i calcoli per le certificazioni vengano elaborati da una rete di computer aperta, a cui chiunque si può aggiungere o togliere in ogni momento rende la rete molto solida: mancando una sede centrale è difficile, se non