SAFETY CARDANTIMALEDUCATI
ATreviso è scoppiata una lite tra il gestore di un ristorante e i clienti con bambini al seguito: i figli urlavano e correvano per il locale disturbando gli altri, ma papà e mamma non hanno gradito l’invito a tenerli seduti. Una notizia che sembra dare ragione ai proprietari dei locali childfree (in Europa più di 400) che, esasperati dallamaleducazionedi bimbi e genitori, non accettano più clienti sotto i 12 anni. Ma i bambini di oggi
sono davvero vandali ingestibili?
No, dicono gli esperti. Ma servono l’esempio e un po’ di organizzazione. «La promiscuità di adulti e bambini è una novità di questi tempi: una volta se i grandi uscivano i piccoli restavano a casa. È un cambiamento positivo, maoccorre
che i bambini sianopreparati e ingrado di stare in un luogo pubblico
», esordisce Daniele Novara, pedagogista e autore di Non è colpa dei bambini (Bur Rizzoli). «Le regole base vannoapprese acasa, seguendol’esempio Rispettare l’orario dello spettacolo (vietato entrare dopo il “decollo artistico”), trattenere la tosse, mettere i cellulari in modalità volo, non fotografare né registrare lo spettacolo. Sono alcuni dei 18 punti della SafetyCard “antimaleducati” (foto in basso) ideata da Sacbo, società che gestisce l’aeroporto di Bergamo con la Fondazione Donizetti. Una Safety card illustrata che ricorda quelle che troviamo in aereo: invece di indicarci le uscite di sicurezza, spiega con ironia come ci si comporta a teatro. Spiega Emilio Bellingardi, direttore generale di Sacmo: «È un piccolo galateo che ricorda come si deve stare quando si entra in un tempio dell’arte per non rovinare l’atmosfera della musica». Questa volta i destinatari siamo noi adulti. Che a volte, ci comportiamo peggio dei bambini.