La post@ dei lettori
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MISS ITALIA ATTRICE?
Caro direttore, Rachele Arlanch, nell’ingenuità dei suoi vent’anni, ha dichiarato attraverso le sue pagine di non aver mai recitato prima del suo primo provino, che è andato anche poco bene, per sua stessa ammissione. Nonostante questo, le è stato accordato un ruolo importante e ben pagato nella massima fiction della tv di Stato che si giova anche dei contributi miei. Le chiedo dunque gentilmente di porre tramite il suo settimanale una domanda al direttore generale Rai: è questo il concetto di meritocrazia che la tv di Stato ha intenzione di portare avanti? È proprio vero che per quel ruolo non c’erano altre attrici con gavetta o studi alle spalle?
Valeria, Grosseto
Cara Valeria, mi sembra che lei sia un po’ ingenerosa con la Arlanch. In fondo, il titolo di Miss Italia non è una cosa di tutti i giorni e, se non altro, la scelta è avvenuta alla luce del sole (a differenza di quanto accade con attorucoli e attricette che praticano certe scorciatoie). Aspettiamola alla prova, almeno.
IL PIL CRESCE MA...
Caro direttore, da un po’ di tempo telegiornali e dichiarazioni dei nostri politici al governo ci rassicurano che il Pil, sia pure di uno zero virgola, è cresciuto, così come l’occupazione e l’economia in generale, mentre sono diminuiti gli sbarchi dei clandestini (e chissà a quale prezzo). Credo che di tutti questi miglioramenti milioni di italiani non se ne siano accorti. Pertanto i casi sono due: o i nostri politici vivono, come al solito, in un altro pianeta, o questi messaggi, neanche tanto subliminali, non sono altro che spot elettorali.
Marco Broi
Caro Marco, a parte che la crescita del Prodotto interno lordo è un po’ più di zero virgola (per la precisio- ne, 1,8 per cento nel 2017), è vero che nessuno di noi se ne sta accorgendo. Si tratta di un indicatore di tendenza: dopo anni di cali (meno zero virgola), la massa di ciò che viene prodotto ricomincia a crescere. Se la tendenza continuerà, migliorerà il clima generale, aumenteranno i consumi eccetera. Tempi lunghi, prima che ci siano degli effetti nelle nostre tasche.
GERRY E LE EX LETTERINE
Caro direttore, mi ha fatto tenerezza leggere nell’intervista rilasciata da Gerry Scotti che le ex Letterine Ilary Blasi e Silvia Toffanin sono state lanciate da lui. Le due fanciulle si sono abbondantemente lanciate da sole mirando al calciatore milionario Francesco Totti la prima e addirittura al figlio del padrone la seconda... Gianna
Cara Gianna, che cattivella. Se per avere successo in tv bastasse accasarsi bene, avremmo qualche migliaio di presentatrici in lista d’attesa...
MEGLIO NON SAPERE?
Caro direttore, sapere tutto di tutti è un bene o è un male? Sul n. 49 della sua bella e preziosa rivista c’è il disegno che illustra il tentato rapimento di una giovane donna. Senza entrare nel merito della vicenda, quale fascino ha quel disegno! Per me è stata una gradita sorpresa. Mi ha immediatamente ricordato le illustrazioni di Walter Molino sulla
Domenica del Corriere. All’epoca io ne conoscevo solo il nome, ma oggi ne conosceremmo l’età, gli amori, gli odi, di tutto e di più. Tuttavia il più delle volte i miti vengono dissacrati, per delle pecche che esulano dal campo per il quale costoro sono diventati, appunto, miti. Questo non mi pare giusto. Mi piacerebbe tanto sentire un suo commento in proposito.
Giovanni Asperti
Caro Giovanni, è un dibattito aperto: se conoscessimo i segreti indicibili dei grandi della Storia e dell’Arte ne coltiveremmo ancora il mito? Può un’opera avere valore indipendentemente dall’esistenza magari eticamente censurabile di chi l’ha prodotta? Ha ragione lei: in certi casi è meglio non sapere. La cosa, comunque, non riguarda Walter Molino, e neppure l’autore del nostro disegno, che si chiama Antonio Molino ed è orgogliosamente nipote del grande disegnatore (e bravo quanto lui, aggiungo).
AL BANO E LA MAMMA
Caro direttore, ho letto su Oggi che la mamma di Al Bano non rivolge la parola a Loredana. Brava Jolanda! Antonella Bianchi
Cara Antonella, io provo un’enorme simpatia per Al Bano: credevo fosse “stretto” fra due donne, e invece adesso scopriamo che sono tre. E tutte tostissime.