Buon cuore La onlus di Sa-
CUREMEDICHE, AVVOCATI, SOLDI, UN AIUTOA SCUOLA... MASOPRATTUTTO, AMICIZIA. GRAZIE AUNAONLUSDI SARONNO, LE BARACCOPOLI AFRICANE DIVENTANOLUOGHI DI SPERANZA
Quella che segue è la storia di un piccolo fiore. Strappato e schiacciato, che grazie all’impegno di unapiccola onlusdiSaronno, Il Sole, è riuscito a sbocciare. E a sognare una vita migliore. Shango ha 12 anni, occhi immensi e sguardo malinconico. Vive con le sue due sorelline in un piccolo villaggio di baraccopoli a nord di AddisAbeba: la sua casa è grande tre metri per due, il pavimento è di terra battuta mentre le pareti sono fatte di cartoni e teli di plastica. Suamamma Afia cucina per lui e le sorelline con un piccolo fornellino a gas, ovviamente non hanno luce e riscaldamento: ma questo, questo “poco” in cui è cresciuto, non è il problema più grosso di Shango. Un giorno suo padre è sparitodalle loro vite, senza un perché come fanno spesso gli uomini del suo villaggio: semplicemente non è più tornato a casa e Afia si è trovata sola a mantenere l’intera famiglia, lavorando per 2.500 birr al mese (circa 90 euro). Pulisce le strade di questa città disperata, e suo malgrado, ha dovuto lasciare i suoi figli ai vicini. Non c’era altra scelta se voleva dar da mangiare ai suoi bambini. Shango improvvisamente è diventato introverso. Tornando a casa, una sera, lamamma lo trovò pieno di lividi e si decise a portarlo in ospedale: lì scoprì che era stato vittima degli abusi sessuali di un vicino di casa. L’ospedale segnalò il caso alla polizia e ai servizi sociali che chiesero il supporto di Re- birthing Flowers (Fiori che rinascono): il programma voluto e guidato daMekdes Zelelewche da 20 anni operanella capitale etiope con grande impegno e serietà. Afia e Shango hanno ricevuto così il supporto legale, psicologico e finanziario per affrontare questa grande tragedia: terapie riabilitative, psicologiche, lezioni di arte, di danza, teatro e fotografia.
ORA VUOLE LAUREARSI
Il contatto e l’interazione positiva con altri bambini e bambine che hanno subito lo stesso trauma sono stati per Shango davvero fondamentali. Anche Afiaha avuto e ha bisognodi sostegno, mentre l’aggressore di suo figlio affronterà un processo e una condanna dai 15 ai 25 anni. Il programma le ha dato anche la possibilitàdipartecipare a un corso di formazione per la gestione di microimprese e le ha donato unpiccolo fondo per avviare il suo commercio di cesti tradizionali e altri oggetti per la casa. Shango fa grandi progressi e a scuola è uno studente brillante. La vita della famiglia adesso è migliorata, anche se i guadagni di Afia sono a malapena sufficienti per dare da mangiare a tutti. Il SoleOnlus ha fatto la differenza per Shango e, occupandosi damolto tempo della tutela dei diritti dei bambini, ha individuato in Italia un sostenitore a distanza che ha preso a cuore il futuro di questo bel ragazzo dagli occhi grandi. Grazie a questa donazionemensile