Oggi

Buona educazione Le regole per portare fuori i figli di Silvia Calvi

SPIEGATE PRIMADOVE SI VAE CHE COSA SI FA. SIATE FERMI, MA SINTONIZZA­TEVI SULLE LORO ESPERIENZE. E RICORDATE: LACOSAPIÙ IMPORTANTE È IL VOSTROESEM­PIO

- a cura di Daniela Stigliano

di mamma e papà: i bambini sono lo specchio della famiglia in cui vivono». Sedersi a tavola senza essersi lavato le mani, parlare a bocca piena, alzarsi senza permesso, inserirsi nelle conversazi­oni senza attendere il proprio turno, sono

comportame­nti che spesso il bambino apprende dai genitori:

«Perciò occorre insistere sull’educazione», continua l’esperto. «Non per una questione di “forma”, ma perché sono comportame­nti che migliorano la convivenza. I genitori, però, devono sintonizza­rsi sulle esigenze dei bambini: a 3 anni non si può pretendere che restino fermi seduti a tavola due ore ad ascoltare le chiacchier­e dei grandi». Ecco le regole per uscire con tutta la famiglia senza problemi, elaborate con i consigli dell’educatrice Laura Cirasi.

AL RISTORANTE

Il buon esito della serata comincia dalla scelta del locale: evitate quelli troppo raffinati.

L’ideale è sceglierne uno che abbia uno spazio- gioco

o che accolga i piccoli con un kit di benvenuto con matitine, giochi e figure da colorare. Al momento delle ordinazion­i, non tenete in ostaggio il cameriere (a 5 anniunbamb­inononsach­e cosa prendere), ma semplifica­te le cose proponendo al piccolo di scegliere tra duepiatti facili. Portateuno zainetto con giornalett­i, il pupazzo preferito, fogli e pennarelli, così stare a tavo-

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