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ALDO GRASSO

I FISCHI DEI MILANISTI A DONNA RUM MASO NOLA COLONNA SONO RADI UN FILM GIÀ VISTO, QUELLO DEI GIOCATORI BRAVI, MA NON PRONTI, OSTAGGIO DI AGENTI SENZA SCUPOLI

- di Aldo Grasso Critico televisivo, giornalist­a del Corriere della Sera

Fischi e insulti a San Siro per Gianluigi Donnarumma, detto Gigio, prima della sfida di Coppa Italia fra Milan e Verona. La curva rossonera lo ha contestato con questo striscione: «Violenza morale 6 milioni all’anno e l’ingaggio di un fratello parassita? Ora vattene la pazienza è finita!». L’ha poi fischiato durante il riscaldame­nto costringen­do il portierone a entrare negli spogliatoi prima dei compagni. I fischi e la contestazi­one sono stati provocati dall’indiscrezi­one circolata nelle ultime ore sulla presunta intenzione di Mino Raiola, agente del giocatore, di annullare il rinnovo con il Milan. Tempi non facili per Gigio, il superporti­ere di 18 anni. In verità qualcosa era già successo nell’estate scorsa, quando Raiola aveva cercato di strapparlo al Milan per offrirlo a qualche grande club straniero. Anche allora le contestazi­oni dei tifosi erano state pesanti, al punto che sui social era intervenut­o il fratello Antonio: «Mi rivolgo a tutte le persone che non stanno facendo altro che insultare Gigio e tutta la nostra famiglia… Gigio sin da piccolo è tifoso del Milan… per lui giocare con lamaglia delMilan è un sogno… ha sempre onorato e dato l’anima per questi colori… ha pianto per ogni sconfitta… fino a ieri eravate tutti con Gigio… ora senza sapere nulla state insultando tutta la famiglia». Risultato? Dopo un proclama di eterna fedeltà, Gigio firma un contratto con il Milan di 6 milioni di euro netti all’anno fino al 2021 e il fratello Antonio viene ingaggiato come terzo portiere (solo due calcoli: ogni settimana Gigio guadagna 125 mila euro, mezzo milione ogni mese). Ma il procurator­e Raiola vuole fargli guadagnare di più (con un occhio alla sua sontuosa percentual­e). Ora Gigio cerca di attutire il colpo, dice di guardare avanti e scrive “Forza Milan!” e Raiola addossa le colpe al direttore sportivo della società, Mirabelli. Come andrà a finire non è dato saperlo. Nel frattempo meglio rileggersi le parole del giornalist­a Maurizio Crosetti: «Alcuni giovani calciatori sono bravi ma non pronti, altri non lo diventano mai, comeBalote­lli. Il flusso dell’eterno presente li spolpa e loro manco se ne accorgono, perché nel frattempo li accostiamo alle leggende dello sport, li riempiamo di soldi e illusioni. Quasi tutto è troppo, e

arriva troppo presto. Per finire di essere davvero Donnarumma, lo studente Gigio andò a Ibiza invece di dare gli esami. Per evitare, si presume, non i professori (povere anime, quelli ormai promuovono tutti) ma la parola chiave. Che non è esame, è maturità».

ANDÒ A IBIZAINVEC­E DI DARE GLI ESAMI. PER EVITARE NON I PROFESSORI MA LA PAROLA CHIAVE, CHEÈMATURI­TÀ

 ??  ?? DOPPIO COLPO Gigio Donnarumma, 18, a San Siro, nella partita di Coppa Italia durante la quale la curva milanista ha esposto uno striscione durissimo (in basso). Sotto, in ginocchio, come il Milan, dopo lo 0 a 3 con il Verona.
DOPPIO COLPO Gigio Donnarumma, 18, a San Siro, nella partita di Coppa Italia durante la quale la curva milanista ha esposto uno striscione durissimo (in basso). Sotto, in ginocchio, come il Milan, dopo lo 0 a 3 con il Verona.
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