Anche il sessova curato
SONOANCORA TROPPI I SILENZI DEGLI ONCOLOGI SULL’INTIMITÀ DI COPPIA DOPO UN TUMORE
« Ho 55 anni. A 48 sono andata in menopausa e ho subito una mastectomia per un tumore al seno. Per 5 anni ho fatto terapie adiuvanti con gli inibitori delle aromatasi. I sintomi più devastanti sono stati secchezza e dolore insopportabile ai rapporti. Magli oncologi mi hanno risposto: “La vita è più importante del sesso!”. Il mio matrimonio ha vissuto una crisi profonda. Un anno fa, una ginecologa mi ha prescritto ospem ife ne e fisioterapia di rilassamento del pavimento pelvico. Orafisicamente sono un’altra. Magli anni di silenzio dei sensi, di umiliazioni come donna, di incomprensioni con mio marito, hanno creato un blocco sessuale che non riesco a superare. Perché non mi hanno curata in tempo?». Eleonora B. (Venezia) L’oncologia italiana ha fatto passi da gigante sul fronte dell’efficacia delle cure antitumore. Il punto debole resta la scarsa attenzione alla ses- sualità. Noimedici dovremmo impegnarci perché non ci siano “abissi di silenzio” tra diagnosi e possibilità di cure. Mentre si fanno che mio o terapia con tamoxifene o inibitori delle aromatasi,b isognerebbe offrire alle donne una consulenza medica sessuologica che consenta di continuare in serenità un’ intimità desiderata. Farmaci vaginali come acido ialuronico e vitamina E, creme vaginali a ba sedi D mannosio op al mito il eta nola mi de, fisioterapia, laser terapia vaginale possono aver cura dell’intimità inmodoefficace durante le terapie adiuvanti. L’ospemifene èottimodopo il loro completamento. Qualità di vita dopo un tumore significa anche cura della sessualità. Mi ci impegno da anni. Lo farò di più!