Caffèok, ma nonper tutti
SÌ A 4-5 TAZZINE AL GIORNO. DEVONOSTARE ATTENTE LE DONNE IN GRAVIDANZA E ARI SCHIO FRATTURE
NegliAnni80, il caffèera sotto accusa perché si riteneva che i bevitori avessero un maggior rischio per malattie cardiovascolari e soprattutto per vari tumori, in particolareper quello della vescica. L’attenzione era allora rivolta alla caffeina e perciò è diventato popolare anche l’impiego del caffè decaffeinato. Ma i dati non eranomoltosolidi. Il prosieguo degli studi ha col tempo ridotto il rischio del bere caffè e recentemente l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha scagionato come fattore di rischio per il tumore della vescica. Ancor più recentemente il caffè è addirittura assurto a “promotore di salute” perché una serie di revisioni sistematiche, che raccolgono tutti gli studi scientifici di tipo “controllato” e “osservazionale”, ritiene che vi siano effetti addirittura benefici. L’ultimo studio apparso sul British Journal of Medicine conclude che bere 3-5 tazze di caffè al giorno riduce la mortalità totale, la mortalità e le malattie cardiovascolari di almeno
il 10%. Un alto consumo di caffè determinerebbe inoltre una diminuzionedei tumori. Il caffè è divenuto una medicina da assumere tutti i giorni? La risposta è no, per alcune ragioni. La più importante è che gli studi danno un valore medio, ma non ci possono dire che non esistano sottogruppi di persone per cui è dannoso. Un esempio
è rappresentato dalle donne in gravidanza per cui il caffè determina aborti spontanei e neonati con basso peso corporeo. Inoltre, le donne con alto rischio di fratture non dovrebbero ber
lo. Infine, il caffè non contiene solo caffeina, ma centinaia di altri composti chimici che sarebbe utile saggiare per i loro eventuali effetti sull’organismo. In questo modo si potrebbero trovare componenti che potrebbero divenire farmaci o comunque ingredienti utili alla salute. Una conclusione ragionevole, per ora, è ritenere che il caffè non rappresenta un pericolo e può far parte di una dieta salutare per lamaggioranza della popolazione.