Checosa intendiamo per cambiare vita?
TAGLIO NETTO, VIA D’USCITA, VOLONTÀ DI RINASCITA ODI RISCATTO CHE SIA, PERLA COPPIA È UN PASSO DA NON FARE D’ IMPETO: ESIGE LUCIDITÀ E PROSPETTIVE CONCRETE
Cara Maria
ioemiomarito ci siamo sposati nel 2010: io avevo 28 anni, lui due di meno, e questomi ha fatta sentire “vecchia” fin da giovanissima. Non sono mai stata felice: sempre col cuore in gola per la paura di perderlo e sempre tesa per tenere viva la passione di un uomo che di passioni vive. Ci siamo presi e lasciati molte volte, ora siamo separati e in piena crisi. So che tornerà, ma io sono estenuata e ho accettato il trasferimento in un’altra città. Voglio cambiare vita e dare un taglio a questa altalena. Ce la farò? Mi pentirò? Micaela, e-mail
Bisogna cambiare se si vuole che le cose restino come sono. Questa affermazione vale quando “le cose” vanno bene, però può essere interpretata anche in senso negativo. È quanto faccio subito, anticipando le spiegazioni: né tu né tuo marito riuscirete a separarvi perché l’altalena di addii e ritorni ha tenuto viva la vostra passione, lasciando inalterato il vostro rapporto. N elle situazioni difficili o all’acme di una crisi (non solo di coppia), tutti, d’istinto, siamo portati al taglio netto: basta con il capo che ci sottovaluta, basta con il collega o la persona amica che ci delude, basta con il/la partner che ci umilia o non sa renderci felici. Il primo errore è questo: prendere una decisione importante spinti dall’orgoglio o dalla rabbia. Nella vita a due il taglio netto è ancora più rovinoso e complicato. C ambiare vita si può, e per alcune coppie è addirittura la sola via d’uscita da una convivenza invivibile. Ma bisogna avere la certezza che non vi sia più nulla da salvare della vecchia vita e che quella nuova offra qualche concreta prospettiva di riuscita e di successo. I tuoi interrogativi finali, Micaela, esprimono dubbi che condivido: non so se ce la farai a respingere un marito ancora innamorato ed è possibile che ti penta del trasferimento. Comunque, provaci. La lontananza è come il vento… Succede anche che si possa cambiare vita restando insieme.
Unione indissolubile
Il mio ex marito, 58enne, vuole risposarsi con la convivente 28enne che gode di pessima fama. Sono mossa non dalla gelosia perchémi sono ricostruita una vita serena, ma dall’affetto che ho per il mio ex. La ragazza, dopo aver tentato di sfondare nel mondo dello spettacolo, si vuole sistemare con il ricco anziano che l’adora e la fa vivere alla grande. La mia paura è che si stanchi di lui e lo lasci.
Liana, e-mail Tranquilla: se la ragazza è davvero scafata, perché mai dovrebbe mettere a rischio il suo unico successo? Penso al contrario che si comporterà da ottima compagna per continuare a vivere alla grande.
La moglie ricomparsa
Ho cresciuto, prima da solo e poi con l’aiuto della 30enne che amo, i due bambini chemiamoglie ha lasciato per andarsene con l’amante. Tre anni dopo ricompare, tenta di riconquistare i figli, li istiga contro di me e la mia compagna, nega il divorzio. Come posso difendermi?
Enrico, Padova Con l’aiuto di un avvocato. Ma resta il problema dei figli. Per loro la mamma è sempre la mamma, e qui devi cavartela da solo per cercare un compromesso e “ammansire” con qualche cedimento questa discutibile ex.
IL SENSO DEL DOVERE È AMORE QUANDO VIVIAMO COME UNA VIOLENZA L’IMPOSSIBILITÀ DI DARE ODI FAREQUELLOCHE VORREBBE IL CUORE