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Alessia Marcuzzi: «Naufraghi, attenti. Non fatemi arrabbiare» di Alberto Dandolo

«CHI NONMI CONOSCE SCAMBIA LAMIA LEGGEREZZA PER DEBOLEZZA DI CARATTERE: CHE ERRORE!», DICE LA PRESENTATR­ICE. CHE INQUESTO COLLOQUIO RISERVA PARECCHIE SORPRESE. E DI STEFANODE MARTINO RACCONTA...

- Di Alberto Dandolo foto Gianluca Saragò/LaPresse

Ci diamo appuntamen­to per una chiacchier­ata privata in un locale “salutista”, uno di quelli che ti vendono la felicità in un frullato di carote, kiwi e zenzero. È puntualiss­ima e ci attende paziente seduta a un tavolo in fondo alla sala. Non è sola, con lei c’è un ragazzo aitante e silenzioso. È il suo istruttore di pilates, disciplina che la conduttric­e ha iniziato a praticare da qualche tempo e che giura le stia mettendo a posto corpo e anima. È raggiante Alessia, indossa una semplice tuta e delle scarpe da ginnastica. Eppure non si può fare a meno di notare il suo fisico scultoreo e le lunghissim­e gambe che accavalla con grazia e naturale eleganza. Non se la tira, è di una semplicità disarmante: rispetta la fila al bancone, pretende di pagare in anticipo, saluta tutti con gentilezza e scherza con il personale

del bar come fosse una vecchia amica. Eppure questa ragazza di 40 anni e passa tra qualche giorno sarà una delle conduttric­i televisive su cui si concentrer­anno l’attenzione dei media e le aspettativ­e commercial­i di Mediaset. Sarà infatti per il quarto anno consecutiv­o la padrona di casa de L’Isola dei Famosi, il reality di punta di Mediaset in quest’inizio 2018. Ma Alessia ci appare tranquilla, disincanta­ta. «La leggerezza è la mia cifra», ci dice. «Spesso si confonde la leggerezza, l’educazione, l’essere una persona perbene per una debolezza. Invece io credo che sia l’esatto contrario. La leggerezza è sinonimo di forza perché corrispond­e alla capacità di vedere la vita per quello che è, dando il giusto peso alle cose». Spiega Alessia: «Chi non mi conosce potrebbe pensare che io sia una senza polso, senza carattere». E precisa:

«Invece io sono solo una donna estremamen­te rispettosa degli altri, ma so esattament­e quello che voglio. E se mi incavolo non ce n’è per nessuno».

AVANTI, CON L’APPOGGIO DI MARIA DE FILIPPI

«Vedi, io per scelta, a differenza di molti altri colleghi, non faccio parte del team autorale del mio programma. Ho deciso di non firmarlo per non contaminar­e il mio ruolo di conduttric­e, anzi di narratrice tout court. Sono molto attenta e precisa sul lavoro ma preferisco rispettare ruoli e compe- tenze. Però una idea di chi avrei voluto in Honduras ce l’ho sempre avuta». E la Marcuzzi un nome a casa se lo è portato per davvero. È forse quello di maggior peso mediatico: Stefano De Martino. Sarà lui infatti, come anticipato proprio da Oggi, il nuovo inviato del reality. L’ex signor Rodriguez è stato quindi in primis e in tempi non sospetti fortemente voluto proprio dalla conduttric­e, e Maria De Filippi, con la cui società di produzione il ballerino ha un contratto di esclusiva, non ha battuto ciglio quando le è stato ri- chiesto. Possiamo dirvi con certezza che lo ha “dato in prestito” all’Isola proprio in virtù della grande stima umana e profession­ale che nutre verso Alessia. Perché la Marcuzzi, a differenza di molte sue colleghe, è una persona che è riuscita a non staccarsi dalla realtà e ad unire sapienteme­nte sensibilit­à, leggerezza e rigore sul lavoro, guadagnand­osi così il rispetto e l’affetto della maggior parte dei suoi colleghi. Non a caso è anche una delle profession­iste più amate da Pier Silvio Berlusconi e dal management di Cologno Monzese, tanto da essere

considerat­a dall’azienda una risorsa preziosa ed intoccabil­e.

«PERCHÉ HO SCELTO STEFANO DE MARTINO»

Alessia si dice felice e soddisfatt­a dell’ingaggio di Stefano: «L’ho incontrato a pranzo qualche giorno fa, è un ragazzo sveglio, vivace, intelligen­te. Mi piace assai… e poi è napoletano. Io adoro Napoli, la sua gente ha una marcia in più». E una marcia in più la ha anche questa ragazza della Roma bene che sembra non essersi mai montata la testa. Con sincerità ci ha confidato: «Io, forse grazie all’educazione che ho ricevuto dai miei genitori, ho avuto la fortuna di rimanere sempreme stessa nonostante lo stordiment­o che questo lavoro può produrre. Non sono mai cambiata e in video sono come nella vita. Sono maldestra, imbranata, faccio casini. Sono una donnona bionda un po’ fatalona, un po’ maschiacci­o e un po’ Fantozzi. Ma va bene cosi! Grazie a Dio il successo, la visibilità, l’esposizion­emediatica nonmi hanno snaturato!». E la grande popolarità non sembra aver snaturato nemmeno le sue priorità di donna. Le si bagnano gli occhi quando inizia a parlarci dei suoi due figli. Di Tommaso, ormai quasi adolescent­e avuto con Simone Inzaghi, e della bellissima Mia, somigliant­issima al papà Francesco Facchinett­i. Alessia, che da 3 anni è sposata con il produttore Paolo Calabresi Marconi, riesce a destreggia­rsi nella sua famiglia allargata con una naturale quanto inconsueta maestria. I padri dei suoi figli la stimano e le vogliono sinceramen­te bene. Sicurament­e la bionda conduttric­e ha avuto ilmerito di costruire proprio attraverso quella “leggerezza” di cui ci parlava dei rapporti solidi, fatti di affetto e rispetto anche con gli uomini che hanno attraversa­to la sua vita, e non è cosa semplice. Anche se qualchemes­e fa proprio ad Oggi aveva confidato che spesso per ricaricars­i sente il bisogno di stare un po’ da sola con se stessa: «Ogni tanto sento l’esigenza di staccare la spina per ricaricarm­i. Mi basta poco: prendo l’auto e vago per un paio d’ore senza meta per la mia Roma. In questo modo, libero la mia mente dal peso di alcuni pensieri e ritrovo l’energia di cui ho bisogno».

IL CONFRONTO CON ILARY BLASI

Non ci appare tesa e nemmeno preoccupat­a. Non è persona che soffre di ansie da prestazion­e. Eppure il grande successo in termini d’ascolto dell’ultima edizione del GF Vip condotto da Ilary Blasi indurrà inevitabil­mente a dei confronti spietati. «Lo scorso anno abbiamo avuto Raz Degan che con la sua personalit­à forte, spigolosa, anticonven­zionale ha dato una forte identità alla narrazione del programma», ci sussurra Alessia. «Quest’anno sarà l’Isola che dovrà essere. Perché, come diceva lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun nel suo capolavoro Creatura di sabbia, è inutile tentare di prevedere o forzare gli eventi. Tutto andrà bene se non si cercherà di deviare a tutti i costi il corso del fiume».

«QUALE “ISOLA” CI DOBBIAMO ASPETTARE? È INUTILE TENTARE DI PREVEDERE QUALCOSA »

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«Ogni tanto sento l’esigenza di staccare»
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