Trump L’imprenditore Stefano Cervati svela i segretidei suoi party di Fiamma Tinelli
IL PRESIDENTE? «HA UN CARISMA ECCEZIONALE». MELANIA? «SORRIDE SEMPRE». IVANKA? «ÈSPIRITOSAEUNA MAMMA AMOREVOLE». L’IMPRENDITORE STEFANOCERVATI RACCONTAAOGGI IL SUO CAPODANNO COL PRESIDENTE DEGLI STATIUNITI. E GIURA: «NONÈ VERO CHE PORTA IL PARRUCCHINO»
La cosa più riuscita della festa pare fosse il buffet intorno alla piscina. «C’era di tutto: sushi, gamberoni, caviale...». Le decorazioni erano splendide, con quel soffitto pieno di fiori appesi, come la vista sull’oceano. Ma il piatto forte, assicura Stefano Cervati, l’imprenditore bresciano che ha festeggiato il Capodanno con Donald Trump a Mar-a-Lago, è stato bere l’aperitivo a mezzo metro da The Donald, «un uomo che emana carisma con uno sguardo». Addirittura. «Giuro. Stargli vicino è un’emozione». Perché? «È intraprendente, un vero uomo del fare. E si vede: negli Usa c’è un’aria frizzantissima, c’è movimento». Carisma a parte, il presidente com’è? «Grande, imponente. E cordiale: sorride a tutti, parla con tutti». Ha i capelli arancioni? «Ma no, via, è un effetto delle luci... E i capelli sono tutti suoi, lo scriva». Lo scrivo. Senta un po’, ma come ci è finito, alla festa di Trump? «È stato l’imprenditore George Guido Lombardi, un carissimo amico e socio di Mar-a-Lago, a invitare me e mia moglie Paola. Un’occasione unica, di cui gli sarò sempre grato». Occasione costosetta, diciamolo: la cena costava 700 euro a testa. «Noi eravamo ospiti. E comunque, 700 euro per cenare col presidente e la sua famiglia io li avrei pure spesi». Ecco, la famiglia. Nelle foto del party Melania e Donald avevano certi musi lunghi... Lei che li ha visti: ma quei due si parlano? «Scherza? Il presidente è un marito affettuosissimo, attento». Non mi dica. «Trump stava vicino a Melania, le parlava all’orecchio e lei sorrideva sempre. Sono una splendida coppia». Con loro c’era anche il figlio
Barron. E non pareva che si divertisse un granché. «Ma no, Barron è un ragazzino serio, riservato. Forse è un po’ timido, ecco. Ma nonfanessuna smorfia come ha scritto certa stampa». Ivanka, l’ha incontrata? «Certo, ci hanno presentati e ci siamo messi a chiacchierare, ho ancheuna foto con lei. È bellissima, brillante. E poi è una mamma molto attenta: al party c’erano ancheArabella e Joseph, i suoi bambini, e lei li teneva sempre d’occhio. Il marito Jared, invece, era più schivo, defilato». Ci racconti della festa. Come si accede a un evento a cui partecipa il presidente? Arrivano i servizi segreti e ti passano al microscopio? «La sicurezza è notevole, certo. Giorni prima abbiamo dovuto invi- are foto e passaporti, dire dove avremmo alloggiato. Poi, all’arrivo, gli agenti hanno controllato ogni auto col metal detector e verificato sul computer il volto di ogni invitato. A parte quello, dentro c’era un’atmosfera molto distesa. Familiare, direi». Familiare con 750 invitati? «Gli inviti eranomolto selezionati». Tipo? «C’erano imprenditori, politici, giornalisti...». Menu? «Insalata al Roquefort, ravioli di aragosta e spigola al forno. I ravioli erano squisiti». Momento clou? «Il discorso di Trump, che ha ringraziato la famiglia ed elencato i successi del suo primo anno di presidenza». Successi come il caso diplomatico con l’Africa, scatenato dicendo che non vuole rifugiati da «quel cesso di Paesi»? «Non mi chieda commenti politici su Trump perché non ne faccio. A me piace il Trump imprenditore, quello che crea business e dà lavoro a migliaia di persone». Me ne viene in mente un altro di imprenditore carismatico che si è buttato in politica. «Berlusconi?». Già. «Mi piacerebbemolto conoscerlo. Dicono racconti un sacco di barzellette e sia simpaticissimo». E Trump? «È il presidente degli Stati Uniti, mica ha bisogno di essere simpatico».