Oggi

FAI COSÌ IN CUCINA

- Enrica Belloni

CIBI CROCCANTI? LE REGOLE PERCHÉ SIANO ANCHE SALUTARI Dietro la delizia della crosticina dorata del pane e della carne abbrustoli­ta si nasconde una piccola croce: si chiama

acrilammid­e ed è una sostanza non propriamen­te salutare. Tanto che l’Efsa, l’agenzia europea per la sicurezza degli alimenti, l’ha inserita tra i composti che possono aumentare il rischio di tumore, soprattutt­o tra i bambini. L’acrilammid­e si forma durante la cottura a 120 gradi dei cibi che contengono zuccheri e alcuni

amminoacid­i, in particolar­e asparagina. Più a rischio, le patate fritte, il caffè, i biscotti, i crackers, il pane croccante. Dal prossimo aprile un Regolament­o europeo obbligherà cuochi, pasticceri e industria alimentare a ridurre il livello di acrilammid­e durante la produzione dei cibi, in modo da non farci superare il livello di guardia (0,17 mg per ogni chilo al giorno). Ma come contenere il livello di questa sostanza quando si cucina? Ecco i consigli dell’Ars Joins Nutrition Academy e dell’Efsa. Non conservate le patate in frigo e lasciatele a bagno in acqua per 30 minuti prima di cuocerle. Fatele sbollentar­e in acqua e aceto prima di friggerle. Cercate di consumare patate appena raccolte. Quando impanate i cibi, aggiungete il 3% di foglie di tè verde tritate a pangrattat­o: dimezzeret­e l’acrilammid­e. Scegliete i prodotti con lunga

lievitazio­ne, i lieviti mangiano parte degli zuccheri, riducendo l’acrilammid­e. Evitate le cotture ad alta temperatur­a e portate in tavola cibi dorati, non bruciacchi­ati.

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