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INE PAG LI! UTI UN HOTEL ACASA VOSTRA

Come affittare la stanza in più

- Di Monica Zucchinali

COSTIMINIM­I, POCHEPRATI­CHE, UNATASSAUN­ICA: APRIRE LE PORTE AI TURISTI CON LA FORMULA“LETTO E COLAZIONE” FA GUADAGNARE ALMENO 25 EURO A NOTTE

Sono sempre più numerosi i proprietar­i che scelgono di affittare parte della propria abitazione. Anche soltanto una camera. Si affitta per arrotondar­e le entrate della pensione, per alleggerir­e il peso delmutuo o perché i figli sono ormai fuori casa. La formula “letto e colazione” è in costante aumento: in Italia i cosiddetti Bed&Breakfast sono 25 mila e danno lavoro a circa 40 mila persone. Si stima che, entro il 2025, potrebbero essere il doppio. È dunque arrivato ilmomento di “mettersi in affari”. Checos’èunB&B? Per la leggeitali­ana si èaffittaca­mere non profession­ali se lo si fa in maniera occasional­e. Non serve la partita Iva, le regole variano da Regione a Regione ma, in generale, la procedura è semplice eire qui siti sono quelli igienico-sanitari dell’edilizia civile: un bagno esclusivo per gli ospiti, criteri di sicurezza, arredo di base. Vanno garantitel­e pulizie giornalier­e e il cambio di biancheria una volta alla settimana o, comunque, quando l’ospite parte. Quanto si guadagna? Dipende. Da come si amministra l’attività, dal numero

di clienti ottenuti grazie a una buona visibilità pubblicita­ria, dalla tipologia di casa: secondo il più recente Rapporto di categoria (2016), il prezzo medio per una notte si aggira, nel 70% dei

casi, tra i 25 e i 35 euro. Anche se si affitta una sola camera. Si riesce così ad ammortizza­re le spese e, soprattutt­o, si combatte la crisi cavalcando un’onda di mercato in grande espansione. Non male di questi tempi.

LA CHIAVE DEL SUCCESSO

Meglio non trascurare i dettagli: la camera deve essere pulita e arredata con cura. Non devono mancare wi-fi, te

levisione e depliant su luoghi storici e centridi shopping che è bene visitare. Ricordate, uno degli aspetti più apprezzati­dai vostri ospiti è lagentilez­za: accogliete­li come se fossero di famiglia, siate disponibil­i a fornire suggerimen­ti su ristoranti e luoghi di divertimen­to e siate semprepron­ti a trovaresol­uzioni agli imprevisti, comeun guasto all’auto o un piccolo malanno. Il mercato nei prossimi anni si preannunci­a interessan­te soprattutt­o al Centro

Sud, dovepaesag­gi e sapori sonoancora autentici e laconcorre­nzaèmeno agguerrita. E, prima di cominciare, non scordatevi di controllar­e come le Regioni finanziano le attività turistiche.

BUROCRAZIA LEGGERA

Il punto di forza di un Bed&Breakfast è la gestione familiare: niente dipendenti, collaborat­ori, contratti di lavoro,

iscrizioni alla Camera di Commercio. Per avviarelap­raticasi puòandarea­llo Sportello unico delle attività produttive (Suap) oppure compilare on line una Segnalazio­ne certificat­a di inizio attività (Scia): la trovate sul sito del vostro Comune. Il diritto di istruttori­a varia dai 30ai 150euro. Tutti i gestori, infine, devono dare comunicazi­one alle autorità di pubblica sicurezza sul flusso di persone ospitate a casa: si fa, a seconda delle Regioni, attraverso leAziende autonome provincial­i per l’incremento turistico (Aapit) o gli Uffici Turistici.

OCCHIO ALLE RICEVUTE

Le entrate degli affitti brevi, cioè contratti inferiori a 30giorni all’anno stipulati con la stessa persona, vanno indicate nel quadro RL dei modelli 730 o Unicoallav­oce“redditi diversi” (attività commercial­inoneserci­tate abitualmen­te). Tenete diligentem­ente conto di in

cassi e spese, comeutenze, lavanderia, cibo per la prima colazione e pulizie. La ricevuta non fiscale di pagamento va emessa in duplice copia (l’originale per il cliente e la copia per voi). Se l’incasso supera i 77,47 euro, dovete aggiungere una marca da bollo da 2 euro. Attenzione: dal 1° giugno 2017 è stataintro­dottala“tassaAirbn­b”, fissa al 21% per chi affitta tramite agenzie o intermedia­ri on line (come il colosso americano airbnb.it, appunto). Se il mediatore incassa per voi il canone di locazione, dovrà agire come sostituto d’imposta fornendovi laCertific­azione unica con incassi e provvigion­i.

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