Carla Bruni Sarkozy è agli arresti e lei se la ride di F. Tinelli
MENTRE ILMARITOVIENE INTERROGATO PER ORE, LABRUNI ESCEAPRANZO SORRIDENTE. UNAMOSSA PERDISTRARREOLOSTA MOLLANDOALSUODESTINO?
Avederla così, allegra e sorridente, si direbbe che a Carlà non importi un granché. Oppure è il contrario: proprio perché il maritoNicolas Sarkozy è inchiodato in commissariato, dove sta rispondendo agli investigatori di una sfilza di reati lunga così, lei cerca di distrarre l’attenzionemostrandosi placida come un pascià. Comunque, una cosa è certa: in Francia, le foto esclusive di Carla Bruni che Oggi vi mostra in queste pagine hanno provocato un putiferio.
I SOLDI DI GHEDDAFI
La storia è questa: la mattina del 20 marzo, i gendarmi bussano alla porta di casa Sarkozy-Bruni e invitano (si fa per dire) l’ex presidente a seguirli negli uffici della polizia giudiziaria di Nanterre. Qui, i funzionari sganciano la bomba: Sarkò è accusato di aver accettato 5 milioni di euro dall’ex leader libico Mu’ammar Gheddafi per il finanziamento della sua campagna elettorale del 2007, che gli fece conquistare l’Eliseo. Dopo lo smacco di essere stato superato da François Fillon nella candidatura alle ultime
presidenziali, per Sarkozy questa accusa - frutto quattro anni di indagini - è la pietra tombale che seppellisce non solo la sua carriera politica, ma anche la sua reputazione: un presidente francese che rischia dieci anni di galera non si era mai visto.
GLI INSULTI SU INSTAGRAM
Ma torniamo al 20 marzo. Dicevamo che Sarkò è a Nanterre in stato di fermo e viene spremuto per ore dagli inquirenti. In un momento del genere ti aspetti che la moglie s’incateni al cancello del commissariato o stia a casa a preparare i bonifici agli avvocati difensori. Macché. Intorno a mezzogiorno, Carlà salta in macchina e va a pranzo con Charles Aznavour, il grande vecchio della canzone francese. Beccata dai fotografi, Carlà sembra la quintessenza della tranquillità: sorridente, distesa. E non basta, perché Bruni posta pure su Instagramun suo scatto conAznavour, scrivendo: «Un piccolo momento di lavoro e di amicizia con il grande Charles». I commenti, è ovvio, non si fanno attendere. «Con tuo marito guardato a vista hai pure il tempo di divertirti sui social?». «Si sta coprendo di ridicolo, Madame». «Bell’esempio per vostra figlia: il padre arrestato e la mamma che fa finta di nulla», commentano i follower. Una débâcle. Ma l’indomani - mentre su tutti i giornali un faccenderie libanese racconta di aver fatto su e giù fra Tripoli e Parigi con la valigia piena di mazzette da 500 euro destinate a Sarkò - Carlà insiste, postando sui social una locandina del suo concerto del 28 marzo a Losanna ( ha invece annullato le due date italiane, ma la ragione pare stia nei pochi biglietti venduti...), con tanto di affettuoso messaggio per i fan: «Ho voglia di rivedervi e di cantare per voi». Spensierata, o così sembra. Certo, direte voi, cos’altro potrebbe fare la povera Carlà? Minacciare gli inquirenti di imbracciare la chitarra? Lanciare un appello via Twitter ad Amnesty International? Dichiarare uno sciopero del botox?
POI LADEDICAARRIVA
Mentre l’ex première dame tace, le polemiche montano: «Carlà muta di fronte allo scandalo», titolano i giornali francesi. I consiglieri di Sarkò sudano freddo: se l’opinione pubblica si facesse l’idea che Carlà sta mollando il marito al suo destino, sarebbe un punto di non ritorno. Finché, sempre via social, madame Sarkozy si fa viva. «Sono fiera di te amore, di come sei forte, di come sei chiaro, di come sai resistere a questo fango», scrive Carlà, postando una foto del suo Nicolas. Se si tratti di un sostegno sincero o di un’operazione salva immagine, è difficile da dire. La sera stessa, la coppia Bruni-Sarkozy viene vista uscire da un ristorante parigino in compagnia di Thierry Herzog, l’avvocato di lui. Mentre lei si ferma per firmare autografi ai fan, Sarkò tira dritto verso l’auto, con la faccia scura e il suo legale accanto. A duemetri di distanza l’uno dall’altra, sembrano lontani anni luce.