L’ULTIMO SALUTO
Roma. A sinistra, i funerali di Frizzi. Tra i tanti vip presenti c’erano Flavio Insinna, Milly Carlucci e Carlo Conti.
sono felice”. Mi aveva risposto ringraziandomi, e nelle sue parole c’era tanta commozione. Per me Fabrizio c’è sempre. Perché la parte di sé che ha donato agli altri vivrà in eterno».
Tania Zamparo (2000)
«Ho visto nascere l’amore con Carlotta. Nel 2002, fummo entrambe chiamate dagli organizzatori di Miss Italia per fare le inviate. Lei era innamoratissima, lui pure. Ma solo dopo la festa di chiusura, e solo dopo aver saputo che non avrebbe più condotto il concorso ( nel 2003, la conduzione passò a Carlo Conti, ndr), Fabrizio si lasciò andare e cominciò ad aprirsi a quella storia. Si confidava con me: era preoccupato per la differenza di età, lui aveva 45 anni, Carlotta 20. “Mi conviene investire anni cruciali della mia vita con una ragazza così giovane, che magari tra un po’ si stufa?”, si chiedeva. Fabrizio era un puro, non avrebbe mai corteggiato Carlotta solo per gioco. Per fortuna si arrese a una storia bellissima con una donna meravigliosa quanto lo era lui».
Arianna David (1993)
«ConFabrizioèmorto un pezzo di me, eravamo amici. Quando sono stata fidanzata conMax Biaggi, uscivamo in coppia con lui e Rita ( Dalla Chiesa, ndr). Quando lo invitai allemie nozze mi rispose per sms: “Sono stato cappottato da una doppia influenza, sono stremato, sudato, rimbecillito. Ma vedo la luce”. Credo che all’epoca sapesse già di star male, eppure si scusava. Che rabbia mi viene a vedere quelli
che, adesso, lo chiamano “fratello”: sono gli stessi che gli hanno tolto il posto o l’hanno lasciato a casa».
Nadia Bengala (1988)
«Con Fabrizio c’era un affetto speciale, perché io sono stata la sua “prima” miss. Me lo ricordo benementre girava per lo studio, durante le prove, gentile e sorridentema sempre rispettoso. Quando mi proclamarono vincitrice, poi, Fabrizio fu un tesoro: vide che ero in difficoltà perché le altre concorrenti, deluse, mi sparlavano dietro, e mi lanciò uno sguardo come a dire: “Lasciale perdere e sorridi...”. Mi diede tanta forza. Fabrizio l’ho incontrato tante altre volte, per lavoro. L’ultima mi promise che sarebbe venuto alla mia prossima festa di compleanno. Non ce n’è stato il tempo...».
Rosangela Bessi (1990)
«Non riesco proprio a parlare di Fabrizio, scusi», scoppia a piangere Rosangela, e riattacca. Decide di scriverci. «Ilmio ricordo? Gli spot che abbiamo girato insieme. Fabrizio si lasciava maltrattare, come Raimondo Vianello con Sandra. Ci sentivamo spesso, avevamo in sospeso un aperitivo. Ora non riesco più ad accendere la tv all’ora di cena; non lo farò finché non mi sarò convinta che Fabrizio è all’happy hour del Signore e prende l’aperitivo con mia mamma e mio papà».
Giusy Buscemi (2012)
«Avevo appena vinto, i fotografi mi bombardavano di flash. Ero felice, ma anche disorientata. Fu allora che Fabriziomi prese da parte e mi diede il più prezioso dei consigli: “Giusy, da oggi per te cambia tutto, ma l’importante è che non cambi tu. Resta sempre te stessa, mi raccomando”. Parole che non dimenticherò mai».
Denny Méndez (1996)
«Fabrizio aveva appena pronunciato il mio nome - “E la vincitrice è...” -
che partirono i fischi. Ad alcuni una miss di colore proprio non andava giù, non ero abbastanza “italiana”. È difficile spiegare come mi sentii in quel momento, divisa tra la fierezza di aver vinto e il dispiacere per le polemiche. Fu allora che Fabrizio si mostrò per quel signore che è sempre stato: mi prese per mano, mi portò davanti alle telecamere e disse che quello era ilmomento di festeggiare, non di protestare. Riuscì a farmi sentire protetta, quello che ha fatto per me non lo dimenticherò, mai».
Anna Valle (1995)
«L’anno che vinsi dovevo partecipare alla Partita del cuore a Palermo, e papà mi accompagnò a Fiumicino. Agli imbarchi era pieno di attori e cantanti. Papà andò dritto da Fabrizio e disse: “Ti affido mia figlia”. Paolo Conticini, che gli era accanto, saltò su: “Perché proprio a lui?”. E papà: “Perché di lui mi fido di più”. Frizzi scoppiò in quella sua risata unica. Ispirava fiducia, e la meritava fino in fondo».
Eleonora Benfatto (1989)
«Ai miei tempi, le ragazze venivano scartate dietro le quinte: in tv, comparivano solo quelle “promosse”. Poi la formula cambiò: per ravvivare le puntate, venne introdotta l’eliminazione in diretta. Fabrizio era devastato da questamodifica al regolamento: gli spiaceva damorire dover dire in diretta a delle ragazzine che per loro “Miss Italia finisce qui”. Si batté per tornare all’antico e perché le ragazze potessero parlare e raccontarsi».
Stefania Bivone (2011)
«Ricordo la sua correttezza: in fondo era un uomo in mezzo a decine di belle ragazze. Non gli è mai scappato non dico un commento, ma anche un solo sguardo di troppo. E poi si dedicava anche ai genitori di noi aspiranti miss. I miei li volle sul palco, dopo l’incoronazione, perché potessero sfogare la loro gioia e la loro tensione».