Il fondo tutela mette in salvo i conti correnti
ISTITUITONEL 1987, È UNOSTRUMENTO IMPORTANTE: SE LABANCAACUI SIAFFIDANO I PROPRI SOLDI FALLISCE, SI POSSONORIAVERE FINO A 100MILAEUROINSETTE GIORNI
Èun acronimo impronunciabile e misterioso. Eppure tutti dovrebbero conoscerlo perché il Fitd è tra i migliori amici del portafoglio degli italiani. È il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ( fitd.it): lo strumento di garanzia di conti correnti, conti deposito (anche vincolati), assegni circolari e certificati di deposito nominativi. Lasuafunzioneè importantissima: se infatti, la banca alla quale affidiamo i soldi dovesse fallire, il Fitd interverrà a tutela dei nostri risparmi entro sette giorni dalla liquidazione coatta amministrativa dell’istituto.
LA REGOLA
C'è però un limite preciso: la garanzia del Fitd copre fino a 100 mila euro per depositante e per banca. Perciò, se un cliente ha più conti nello stesso istituto, la garanzia massima non supera comunque i 100 mila euro. Con un’eccezione: il limite non si applica se il correntista ha sul conto una liquidità di carattere eccezionale derivante per esempio dalla vendita di una casa (ma solo nei nove mesi successivi all’accredito). Il Fondo, che è un consorzio obbligatorio fra le banche operanti in Italia, è una garanzia rilevante: basti pensare che, a giugno 2017, il suo ombrello di protezione copriva ben 862,26 miliardi di euro dei correntisti. Recentemente la sua funzioneèstataampliata. Surichiesta dei governi Renzi e Gentiloni, il fondo è intervenuto a tutela di chi aveva investito in obbligazioni subordinate di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti: a precise condizioni, il Fitd ha promosso il rimborso forfettario pari all’80% dell’investimento. A patto di rinunciare all’arbitrato (il sistema per risolvere le controversie alternativo alla causa legale). Con quali risultati? A dicembre 2017, per lequattrobancheincrisi, sono state liquidate 14 mila pratiche di indennizzo su 16 milapresentateesono tornati nelle taschedei risparmiatori 166 milioni. È solo una parte, maècomunqueun ristoro per uno strumento finanziario che di norma non ha queste garanzie. Infine, sempre con norma ad hoc, il Fitd è intervenuto per i possessori di obbligazioni subordinate di Veneto banca e Popolare di Vicenza. OggiRisparmio a cura di: Daniela Stigliano Hanno collaborato: Enrica Belloni, Fiorina Capozzi, Marco Frojo, Erika Riggi, Monica Zucchinali