Laurent del Belgio Diventa “povero” di P. Manciagli
GLI HANNO TAGLIATOLO STIPENDI ODI 46 MILA EURO. «ÈACCANIMENTO», DICE. MAPER ILPOPOLOLUI COSTATROPPO. VISTI ANCHEIGUAI CHECOMBINA...
Stiano in guardia i reali nulla o poco “facenti”, mantenuti dai loro sudditi con milioni di euro all’anno. Nessuno può togliere loro il sangue blu. Ma i soldi sì, quelli sono a rischio. L’ha scoperto nel peggiore dei modi Laurent, fratello minore di Filippo re dei Belgi. Si è visto decurtare l’appannaggio: gli spettavano 307 mila euro ogni anno; d’ora in poi ne vedrà 261 mila. A guardarla dal suo punto di vista c’è quasi da commuoversi. Sono anni che corre di qui e di là, che incontra i libici, viaggia fino in Congo, festeggia i 90 anni dell’Armata rossa con i cinesi. Ancora, si dedica con amore ad animali e foreste. Non solo: ha sopportato di non fare il lavoro che voleva, di dover chiedere il permesso per sposare la donna che amava. E del suo appannaggio, soggetto a tasse, può spenderne meno di un terzo per sé, la moglie e i tre figli: il resto è per i costi di rappresentanza. «Un’esistenza messa a servizio di mio fratello, della mia famiglia, dello Stato», sono le sue parole. Per lo stress qualche anno fa è finito addirittura in coma, sostiene. E proprio a lui, che della vita regale ha subìto più che altro gli oneri, che qualche errore l’ha fatto sì, ma «leggero», decurtano l’appannaggio. È «accanimento», piange.
UNA VITA TROPPO SPERICOLATA
Ma a guardarla dal punto di vista del Parlamento, del re Filippo, di larga parte della popolazione e dei tabloid, è pure troppo poco quello che gli hanno tolto. Le sue esosità fanno imbestialire i belgi, che già ritengono lamonarchia troppo costosa (vedi il box sotto). E tutti quei rapporti con autorità internazionali, Laurent li coltiva senza l’avallo del governo, anche se gli è stato ripetuto che la legge lo proibisce ( l’incubo è che sfrutti titolo e alta uniforme della Marina per concludere affaire personali). Ancora, dicono, ha ricoperto ruoli in istituzioni fantasma giusto per godersi lo stipendio, e ha approfittato del suo microfono al Senato per porta- re avanti una guerra personale contro la stampa. Ancora, ha accettato dai suoi agganci militari una “regalìa” a base di denaro pubblico per ristrutturare la sua villa Clémentine (così, ha conquistato pure il triste titolo di primo reale belga chiamato alla sbarra: non sapeva da dove provenisse il denaro, ha detto). E qualche giornale parla di una villa a Panarea, acquistata con non si sa bene quali fondi. E ci sono le débâcle scolastiche, e gli anni di folies notturne alla reggia e diurne su unaFerrari. A Laurent piace vivere così, pericolosamente. Già ci ha rimesso il posto in linea di successione. Sembra infatti che lo zio reBaldovino abbia abolito la legge salica (che dava la precedenza ai maschi), nel 1991, anche per allontanarlo il più possibile dal trono: oggi è dodicesimo, dopo la sorellaAstrid e figliolanza. Anche il Parlamento l’aveva giàminacciato tante volte di azzerargli la paga. Forse, a questo punto, farebbe bene a tenersi stretti i suoi 261 mila euro. In silenzio e rigando dritto.