Ma come si stira una camicia perfetta?
DALLA TEMPERATURADEL FERROALL’USODEL VAPORE: I SEGRETI DI UNA PROFESSIONISTA DELL’APPRETTO
Di qui Elisa I so ardiche stira una camicia (« Una delle sue », ha detto Matteo Salvini), di là Su maya AbdelQader, consigliera comunale Pd aMilano, che legge un libro, velata, mentre a stirare le camicie è suo marito. C’è chi, del confronto trale due foto pubblicate sui soci al network, fauna questione etica, e chi estetica: qual è la tecnica giusta per la camicia perfetta? Lo abbiamo chiesto a una stiratrice professionista (da 26 anni). Ecco le sue dritte. Innanzitutto, i preliminari: «In fase di lavaggio, non esagerate con la temperatura (40° al massimo per i bianchi) e con la centrifuga», spiega Caterina Di Lecce, stiratrice per Mamaclean.it (servizio online di lavanderia a domicilio 7 giorni su 7, dalle 7 alle 23): «Con400giri avrete una camiciameno stropicciata, più facile da mettere in piega». Se è appena umida si stira meglio, «ma un tocco di appretto aiuta a dare consistenza al tessuto». Usate acqua demineralizzata solo per evitare il calcare nella caldaia del ferro e assicuratevi che la temperatura sia di 200° per il cotone, 150° per sintetici, seta o lana. «Tenete l’asse all’altezza del bacino, per non curvarvi troppo con laschiena», consiglia l’esperta(anche alla Isoardi, forse un po’ troppo piegata). «Usate poco vapore e solo all’inizio, altrimenti fate “rinvenire il tessuto” che invece deve asciugare». Per questo, quando avete finito, non piegate subito la camicia: «Lasciatela appesa qualche decina di minuti a una gruccia finché non si raffredda». Ma comesi riconosce quella veramente ben stirata? «Dalle cuciture, perfettamente lisce: sul resto del capo sono concessi anche movimenti circolari ma nei punti criticidovete essere ben decisi: stirate nel senso della piega».