Oggi

Ma quindi i pitbull non sonocattiv­i?

DUE GEMELLINE DI QUATTRO ANNI, DOPO ESSERSI PERSE NEL BOSCO, SONO STATE PROTETTE E SCALDATE D ALLORO QUATTRO ZAMPE M ARGO T

- Roberto Marchesini

Le gemelline di Udine sono state fortunate. Significa che il loro cane, un pitbull di nome Margot, vive in un ambiente equilibrat­o e i suoi padroni l’hanno cresciuto con gentilezza

e fermezza. Ma la regola base, che vale per qualsiasi tipo di cane, è non lasciare mai da soli i bambini piccoli con un

quattrozam­pe. I piccoli sono imprevedib­ili e possono stimolare la reazione incontroll­ata dell’animale, che può morsicare. Questa storia ha avuto un lieto fine. Al contrario, i motivi per cui fanno più notizia le vicende di piccoli azzannati da pitbull, rottweiler e altri “molossi” sono tre: i morsi sono più potenti rispetto a quelli di altri cani perché il loro muso è più corto e quindi la leva è più potente; la taglia è più grande di altre razze; si plasmano sul comportame­nto dei padroni, che se si comportano con violenza scateneran­no nel cane la stessa reazione. Non si può parlare quindi di cani buoni o cattivi. I pitbull condensano le caratteris­ti schede i molossi, responsabi­li e protettivi, sempre se non incitati alla violenza, e dei terrier (come i jack russell) molto più agitati e impulsivi. Il cane più docile per una famiglia è il golden retriever. Ha bisogno di fare tante passeggiat­e e vi sporcherà casa, come se fosse una versione “canina” di Peppa Pig, perché ama buttarsi nelle pozzangher­e. Ma vi ripagherà con il suo super affetto. In alternativ­a, scegliete un boxer: è tenero e un po’ meno “campagnolo” del golden retriever. Sconsiglie­rei, in presenza di bambini piccoli, i bassotti e i cocker: mordono più spesso di quanto ci si possa immaginare - però con esiti meno infausti rispetto ad altri cani - perché sono reattivi e facili all’irritazion­e. In ogni caso, bimbimai da soli con i cani.

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