Oggi

PRECISAZIO­NI

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I RIDER DI FOODORA In merito all’articolo «Vi faccio vedere che fatica guadagnare 20 euro» ( Oggi n. 17), Foodora ribadisce che nessun rider coinvolto nelle richieste di ottobre scorso è stato licenziato e a tutti era stata data la possibilit­à di rinnovare il contratto in scadenza. In merito al compenso per ogni consegna e alla copertura assicurati­va, attualment­e i rider, sia a Milano sia a Torino, hanno un compenso di 4 euro a consegna. Con Foodora i rider hanno un contratto di collaboraz­ione coordinata e continuati­va per cui è prevista sia l’assicurazi­one INAIL in caso di infortunio sul lavoro sia i contributi INPS. Sempre a carico dell’azienda è stata inoltre stipulata un’assicurazi­one integrativ­a in caso di danni a terzi. Trattandos­i di copertura INAIL è quindi impensabil­e che l’affermazio­ne del rider circa una ipotizzata invocazion­e di riservatez­za possa riferirsi a Foodora come invece sembra nell’articolo. Maia Lottersber­ger, pr Manager Foodora

Risponde Marianna Aprile, autrice dell’articolo. I rider non avevano bisogno di essere licenziati, in quanto non erano assunti; la ritorsione che ritengono di aver subito e su cui hanno intentato la causa si riferiva al fatto che, dopo aver protestato, non sono più statimessi nelle condizioni di lavorare. Quanto al fatto che a tutti sia stato proposto il rinnovo, il rider che abbiamo intervista­to ha dichiarato (in aula e a noi) di non aver ricevuto alcuna proposta, e quelli, dei sei ricorrenti, che l’hanno ricevuta, si sono visti proporre un contratto a cottimo. Quanto alle condizioni di lavoro, nel mio articolo era chiaro che il rider si riferisse a quelle che aveva in Foodora tra il 2015 e il 2016 (periodo cui si riferisce anche la causa dei sei di Torino) e che ha ora con l’altro player. Se dopo il 2016 le condizioni proposte da Foodora ai suoi rider sono cambiate in meglio, vi va riconosciu­to il merito di aver accolto alcune delle richieste allora avanzate dai rider. Quanto all’assicurazi­one, mi sembra evidente dal testo che il nostro rider parlasse di quella integrativ­a cui fa riferiment­o anche lei.

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