Purtroppo noi donne restiamo masochiste
IL FEMMINISMO È SEPOLTO? COME CRONACA ROSA E NERA DIMOSTRANO, RICOMINCIAMO A FARCI ATTRARRE DA UOMINI TORMENTATI E INAFFIDABILI
Cara Maria
seguo i romanzi d’amore, ma ho vivi il senso della realtà e dell’autocritica. Sul fronte dei sentimenti sono una frana perché mi innamoro solo di uomini tormentati, complicati, umorali e infedeli. A 29 anni, ho concluso la quarta storia sbagliata. È il mio handicap: se non soffro, non amo. Se una brava persona mi corteggia e si profila un rapporto sereno, lo respingo. È masochismo, lo so. C’è un rimedio che non sia l’analisi? Giordana, e-mail N on ti innamori di uomini aggressivi, prepotenti e maneschi: quelli, per intenderci, che non suscitano le “sottili sofferenze” di una passione tormentata, ma lasciano i pesanti segni di violenze fisiche (e non vado oltre). Il tuo è masochismo sentimentale: da un rapporto cerchi brividi e tensioni. Sei ancora al “soffro dunque amo”: le sicurezze e la serenità ti spengono, e sotto con un’altra storia. A nche gli uomini lo fanno, ma per tutt’altro motivo. Ancor prima di essere sentimentalmente rieducati, sapevano gestire benissimo i rapporti con le donne. E non hanno disperso questo dono: che si tratti di sesso, breve incontro o relazione stabile, il maschio cerca gratificazione e appagamento. Può diventare sadico, ma mai masochista: gli abbiamo insegnato a piangere, ma non apprezza i tormenti d’amore. L a cronaca nera ci spalanca le porte della patologia. Come fanno certe ragazze e donne a essere attratte da uomini potenzialmente capaci di sfregiare, pestare e uccidere? I sintomi non c’erano? Anche il gossip fa riflettere: amori a tempo determinato, matrimoni con partner di eclatante instabilità sentimentale. È masochismo. Non credo che tu abbia bisogno di andare in analisi, Giordana. Lamiglior terapia è incontrare un uomo che ti faccia soffrire alla grande: con le tue propensioni, non è un miraggio.
Una scelta difficile
Amo il mio lavoro, la mia fidanzata e la casa in cui già vivo. Il problema? Lei è legatissima al padre, vedovo, che a sua volta è molto affezionato a me. Ricambio, ma non me la sento di andare a lavorare nella sua azienda (pur solida), né di trasferirmi in una casa contigua alla sua dopo il matrimonio. La mia fidanzata mi lascia libero di decidere, ma so che è delusa per la mia riluttanza.
Filippo, Pesaro I pro: l’azienda, solida, ti garantirebbe un lavoro per sempre. Vivere in una casa contigua renderebbe felice la tua futura moglie. I contro: perderesti la tua indipendenza. Ti sentiresti un ospite. Ti creerebbe disagio con i dipendenti. È una scelta difficile e le tue riluttanze sono soprattutto psicologiche. Solo tu puoi superarle.
Un ex da recidere
Separata di fatto, vorrei uscire con un taglio netto dal dolore che mi ha dato l’abbandono inaspettato e improvviso di mio marito, ora legato a un’altra. Ma lui rinvia sempre le pratiche per il divorzio.
Mariangela, Genova Forse non vuole risposarsi. Forse è incurante di legami che sopravvivono solo per l’anagrafe: si sente comunque libero. Ma prendi tu l’iniziativa: un uomo che se ne va all’improvviso e senza alcuna avvisaglia di crisi è da “taglio netto”.
I VERI BUGIARDI SONO SEMPRE IN BUONA FEDE PERCHÉ SANNO MENTIRE COSÌ BENE DA CREDERE LORO STESSI A BUGIE E PRETESTI CONCUI SI DIFENDONO