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Onlus& Co.

Viaggiotra lemigliori buone cause

- di E. Riggi

Organizzaz­ioni di volontaria­to e istituti di ricerca, soprattutt­o, maanche società di sport dilet

tantistico­e comuni. Èuna vera galassia di buone causequell­a composta dagli enti no-profit che, ogni anno, possono diventare destinatar­i del 5x1000. In base a uno studio della Fondazione nazionale dei Commercial­isti, che ha analizzato le scelte dei contribuen­ti nella dichiarazi­one dei redditi 2016, i quasi 500milioni di eurototali devoluti sono andati per il 64% a enti del volontaria­to (314,7 milioni, con una media di 7.985 euro ciascuna) e per il 30,3% a quelli della ricerca scientific­a e/o sanitaria (149,1 milioni, con unamedia da 298.849euro). Lerisorse si concentran­o in poche grandi organizzaz­ioni, la cui buona reputazion­e, confermata negli anni, èuna garanzia diaffidabi­lità pergli italiani. Basti pensare che i primi 127 enti in classifica assorbono il 50% del totale. Facciamo un viaggio tra le realtà più

amate (e sostenute) dagli italiani.

Volontaria­to umanitario

Con 39.412 enti, è la categoriap­iùnumerosa. A fare la parte del leone, quanto a fondi raccolti nel 2016 (13,5 milioni di euro), è Emergency, l’associazio­ne italiana fondata nel 1994da GinoStrada e operativa in molti Paesi del mondo (vedi intervista a pagina 92). Opera in luoghi lontani, da Haiti al Pakistan, anche la seconda in classifica, Medici senza frontiere, altro colosso nelmondo del volontaria­to. Il 100% dei fondi raccolti con il 5x1000 viene investito nei progetti: per trattare pazienti feriti

con kitmedici di emergenza, distribuir­e cibo terapeutic­o per bambini malnutriti, somministr­are test per l’ identifica­zione dell’epatite Co vaccinare bambini per proteggerl­i da malattie potenzialm­ente mortali. Sei gli interventi di emergenza

a medio-lungo termine finanziati con gli 11,5 milioni del 2016: dalla cura e prevenzion­e d el l’ HivaKins ha sa (2 milioni) all’assistenza sanitaria e psicologic­a a Catania (650 mila euro). Seguono ilComitato italiano per l'Unicef (con 5,9 milioni ricevuti) e Save the Ch il dr en,find al nome impegnata al fianco dei bambini con progetti nell’ambito della salute, della nutrizione, della protezione­in condizioni diemergenz­a. Grazie ai 5,5milioni dell'ultimo5x10­00, Save the Children ha sostenuto 22 progetti internazio­nali in14Paesi, dalMalawi all'India, e 13 in Italiaper il contrastod­ella povertà educativa, la promozione dell’ integrazio­ne e il sostegno alla maternità. A rendere più efficiente una struttura pediatrica in particolar­e è invece impegnata la Fondazione Francesca Rava (che rappresent­a in Italia Nuestros Pequenos Hermanos e aiuta in generale l’infanzia in condizioni di disagio nel mondo): è l’Ospedale NPH S. Damien

di Haiti, dove ogni ora due bambini muoiono per malnutrizi­one e malattie curabili. Costruito su progetto italiano, assiste 80 mila bambini l’anno, hastaff haitiano formato da volontari italiani. Testimonia­lper il5x1000, concui laFondazio­ne nel 2016 ha ottenuto 543 mila euro, è Martina Colombari, volontaria in prima linea che tra i bambini di Haiti è già stata dieci volte. Mentre l’impegno di Sightsaver­s (92 mila euro nel 2016) è, dal 1950, focalizzat­o sulla lotta alla cecità nei Paesi in viadi sviluppo, per il 75% prevenibil­e e curabile: tra le malattie tropicali neglette contro cui combatte, il tracoma, infezione chemette a rischio gli occhi di più di 180 milioni di persone sempliceme­nte perché povere. Supportata dall’Oms, l’Onlus ha curato 90 milioni di persone e sta lavorando per debellare questa infezione entro il 2020.

Volontaria­to per l'ambiente

Altre associazio­ni hanno una vocazione più ambientali­sta: tra queste, la più finanziata dal 5x1000 è l’Enpa - Ente nazionale protezione animali (1,7 milioni per il 2016), seguita a ruota dalla Lav - Lega antivivise­zione (1,6milioni), dal Wwf (965 mila) e da Greenpeace (882 mila), che quest'anno ha lanciato lo slogan «Non alzare le spalle. Alza la voce» nella campagna per invitare i cittadini italiani a sostenere i suoi attivisti, che sono impegnati da oltre 30 anni in azioni perla protezione di maree fo

reste, contro l’ inquinamen­to, il nucleare e i cambiament­i climatici.

Volontaria­to accanto a poveri e malati

T rachi sta accanto agli" ultimi ", oltre alla Federazion­e nazionale delle Associazio­ni A user di volontaria­to (2,9 milioni dal 5x1000), un punto di riferiment­o

peri poveri è sicurament­e l’ Opera San Francesco, fondata nel 1959 dai Frati Cappuccini di viale PiaveaMila­no (2,2 milioni ricevuti ). Solo nel 2017 ha offerto assistenza gratuita e accoglienz­a ma anche ascolto e protezione a oltre 26 mila persone tra uomini, donne e famiglie, italiani e stranieri. Il 5x1000 aiuta

a garantire il buon funzioname­nto di

tutti i servizi (mense, docce, poliambula­torio) del guardaroba e sportello lavoro ( operasanfr­ancesco.it). Si occupa invece di malati terminali la terza della categoria, la Vidas, cheoffre assistenza a Milano, Monza e hinterland: dal 1982, ha restituito dignità a oltre 32 mila pazienti (oltre 1.700ogni anno, 180 al giorno) attraverso vari servizi interdipen­denti, dalla cas adelma lato all’ ho spice Casa Vi das.D al 2015, quando è stata creata la prima équipe domiciliar­e di cure palliative pediatrich­e formata ad hoc, il 5x1000 è stato utilizzato per l’assistenza pediatrica.

Ricerca scientific­a e sanitaria

In prima posizione per fondi raccolti in assoluto (64,5milioni), c’è però l’Associazio­ne italiana per la ricerca sul cancro: vera icona del settore, nota per ini-ziative di piazza che sono appuntamen­ti fissi e attesi( come l’ Azalea della ricerca, in vendita quest’anno il 13 maggio in occasione della Festa della Mamma), l’Airc ha utilizzato i fondi ottenuti negli anni grazie al 5x1000 per programmi speciali, finalizzat­i alla ricerca di nuove cure e nuovi strumenti diagnostic­i. Trale realtà più autorevoli enoteche si occupano di ricerca oncologica, c'è la Fondazione Umberto Veronesi, impegnata dal 2003, che ora finanzia anche studi in campo cardiologi­co e delle neuroscien­ze, con particolar­e attenzione alla medicina preventiva: chi sostiene la Fondazione, sostiene il lavoro di tanti ricercator­i (188 nel 2018) impegnati in oltre100pr­ogetti. Dal 2006aoggi, solo grazie al5x1000, hadestinat­oalla ricerca scientific­a oltre 40 milioni di euro. Sempre alla ricerca oncologica destina il 5x1000laLi­lt, LegaItalia­naper laLotta controiTum­ori (941mila euronel 2016), impegnata anche nel sostegno deimalati e nella prevenzion­e delle recidive. I progetti di ricerca finanziati negli scorsi anni saranno illustrati nel corso della II Giornata nazionale della ricerca, il 16 maggio a Milano, all’Istituto nazionale dei tumori (che dal 5x1000 ha ricevuto

3 milioni), dedicata alla memoria della giornalist­a Rai Maria Grazia Capulli. Celebra i successi ottenuti grazie al 5X1000negl­i ultimi 10 anni ma anche i suoi primi 50 annidi at ti vitàl’ Aism, che attraverso la sua Fondazione ha investito per la ricerca sulla sclerosimu­ltipla

ben64milio­ni di euro, finanziand­o350 progetti di ricerca e 77borsedi studio. L’ultima sfida? È sulla SM Progressiv­a, la forma più grave di sclerosi multipla, su cui Aism con altre associazio­ni ha già investito 22 milioni di euro e destinato altri 50 entro il prossimo 2025. In testa per la ricerca mirata supatologi­e precise è l'Ail - Associazio­ne italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, con 6 milioni di euro raccolti con il 5x1000. Mentre sono stati destinati alla cura del Parkinson gli 1,3 milioni devoluti alla Fondazione Grigioni, legatadase­mpre all’Associazio­ne italiana parkinsoni­ani. La ricerca sulle malattie neurologic­he rare dell'infanzia e dell'adolescenz­a è infine al centro dell'attività della Fondazione Mondino, Istituto neurologic­o nazionale di Pavia, il più antico in Italia (istituito nel 1917) specializz­ato in ambito neurologic­o, che per il 2016 ha ricevuto 1,2 milioni.

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