Oggi

Belén Rodriguez

Ora detesta i paparazzi

- di Irma Locci

Ci sono due tipi di personaggi: quelli che rifuggono ogni occasione di esposizion­emediatica, scegliendo per le vacanze mete isolate e per le cene ristoranti­ni fuori dai giri noti; e quelli che non perdono occasione per frequentar­e luoghi ad alto tasso di paparazzi, per finire sui giornali (meglio se “casualment­e” griffati dalla testa ai piedi per far felice lo sponsor). BelénRodri­guez è da sempre un personaggi­o del secondo tipo: lei, ex fidanzata del re dei paparazzi Fabrizio Corona, in quel meccanismo di visibilità e compromess­o è cresciuta, e col tempo ha imparato a gestirlo con un piglio da manager bocconiana. Alla scuola-Corona deve la consapevol­ezza dell’utilità di certi meccanismi e del tornaconto profession­ale che possono determinar­e se ben gestiti. E, se è comprensib­ile perdere eccezional­mente le staffe di fronte a un eccesso di invadenza, quando gli episodi si susseguono ci deve essere altro.

UN’ESCALATION SOSPETTA

Le cronache permettono di snocciolar­e alterchi (alcuni dei quali finiti a carte bollate e denunce incrociate) con cadenze più che regolari. Anche volendo tralasciar­e il periodo Corona (che su certe cose non fa testo), si rintraccia­no liti Belén-paparazzi nel 2012 (ad agosto, sull’isola Ponza; finì a denunce incrociate che coinvolser­o

anche l’allora compagno Stefano De Martino), nel 2013 (a marzo e a settembre, a Milano; anche qui carte bollate), nel 2014 (a marzo e a ottobre, sempre a Milano), nel 2016 (a settembre, Milano). Della lite del gennaio del 2017 esiste anche un video: la showgirl e il compagno Andrea Iannone arrivano in auto da Trussardi alla Scala, a Milano, per il quarantesi­mo compleanno diMichelle­Hunziker, e si mostrano insofferen­ti nei confronti dei fotografi. Andando via a fine serata, con una sgommata Iannone rischia anche di investirne uno. Lì per lì, in molti spiegarono tutto quel nervosismo col fatto che proprio nelle ore precedenti la showgirl aveva firmato la separazion­e consensual­e dal marito Stefano De Martino. E sono cose che, si sa, possono creare smottament­i emotivi. Col senno di poi, però, forse dovremmo vedere in quell’insofferen­za verso telecamere e obiettivi l’inizio di un cambio di rotta nell’autogestio­ne dell’immagine da parte della showgirl.

NEL 2018 GIÀ TRE LITIGATE

Nell’ultimomese è accaduto già tre volte che Belén perdesse le staffe. A fine marzo, ai fotografi che la aspettavan­o all’uscita di un ristorante in centro a Milano, dove cenava con la sua famiglia allargata, Belén riservò parole di fuoco. Loro scattavano foto, lei faceva gestacci e poi urlava: «Morirete poveri!». Non la presero bene e uno di loro, Alan Fiordelmon­do, vecchia conoscenza del gossip e quindi della Rodríguez, rilasciò una serie di dichiarazi­oni in cui ricordava alla showgirl che a morire povera - in Argentina - sarebbe stata lei se i paparazzi non l’avessero sostenuta nella sua ascesa alla notorietà in Italia. Solo una settimana dopo, la scena si ripeteva davanti a un locale poco lontano da casa Rodriguez, dove Belén aveva raggiunto, con Iannone, i fratelli Cecilia e Jeremias. Tavolini all’aperto, drink e aria cordiale, se non fosse stato per il dito medio della showgirl e per i tentativi di coprirsi il volto con una giacca. Infine, l’episodio immortalat­o in queste pagine. I paparazzi - cinque - intercetta­no Belén a qualche centinaio di metri da casa sua. Lei propone un patto: «Mi seguite da lontano fino a casa, fotografat­e la camminata senza avvicinarv­i troppo e, sotto casa, ve ne andate». All’inizio sembra funzionare, poi qualcosa va storto e, sotto casa, la Rodriguez perde le staffe: «Sono 15 anni che vi accampate sotto casa mia, non ne posso più. Questa cosa mi sta provando psicologic­amente. Non posso fare un passo o vedere un amico, senza che ci siate voi». E siccome i paparazzi sono maliziosi, hanno pensato che quell’amico fosse FabrizioCo­rona. Il loro più recente e segreto incontro è stato immortalat­o proprio da Oggi (n.16).

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«VA BENE RAGAZZI, ALLORA FACCIAMOUN PATTO: IOVADOAPIE­DI ACASA, VOI SCATTATE. PERÒPOIMI LASCIATE IN PACE, OK?»
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