Caso Yara
È morta lamamma di Bossetti
Massimo, lo so chenon seiun assassino, che non hai ucciso Yara, che sei innocente. Sono tua madre, lo leggo nei tuoi occhi, lo sento nel cuore. Sto per morirema, dal cielo, assieme a tuopadre, ti sarò vicina e spero di proteggerti dalle cattiverie e dalle ingiustizie». Poche ore prima di andarsene, in un ultimo istante di lucidità, EsterArzuffi ha trovato la forza di sussurrare queste parole al figlio Massimo. Grazie a un permesso della Corte d’Appello di Brescia, Bossetti ha potuto lasciare il carcere per correre al capezzale della madre. Ha anche avuto l’autorizzazione per essere presente al funerale. Il muratore condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara è parso un fantasma, invecchiato, distrutto dal dolore, con gli occhi gonfi di pianto. Se alla morte del padre nel Natale del 2015 era preparato perché Giovanni Bossetti era malato da tempo, la perdita dellamadre è stato un colpo tremendo e inatteso. Solo tre settimane fa Ester aveva scoperto che la causa dei dolori che la perseguitavano non era provocata da una discopatia ma da un cancro che le ha concesso pochi giorni di vita. «Non solo era attaccatissimo alla mamma alla quale dal carcere scrivevaquasi tutti i giorni, ma la considerava la sua àncora di salvezza: gli dava speranza e coraggio, la sentiva sempre vicina», dice Laura Letizia, la gemella di Bossetti. Ed era stata proprio la mamma a esporsi, difendendolo fino allo stremo, anche contro le evidenze scientifiche. Era stata una traccia di Dna trovata sugli slip di Yara, dopo 3 anni di ricerche, a portare all’arresto di Bossetti: gli inquirenti avevano scoperto che l’assassino di Yara doveva essere un figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni. Ester Arzuffi ha sempre giurato di nonavermai avuto una relazione con quell’uomo che abitava nel suo paese. Ha sostenuto di essere “vittima inconsapevole” di una procreazione assistita da parte del ginecologo che l’assisteva. «Sono sempre più convinta che Massimo sia una vittima sacrificale. Per la giustizia è l’assassino perfetto ma chi ha uccisoYara è ancora in libertà. La ragazza forse ha pagato colpe non sue. La superperizia sul Dna avrebbe fugato questi dubbi. Ma non l’hanno mai voluta fare», ci aveva confidato Ester poco prima dell’ultimo Natale.