Oggi

Virginia Raggi

Il marito la riconquist­a

- di Marianna Aprile

Due cose sapevamo fin qui della blindata vita emotiva della sindaca di Roma Virginia Raggi: che non toglieva mai dal collo, da quando otto anni fa è nato suo figlio Matteo, un ciondolo a forma di bambolina; che era single da quando, all’inizio del 2016, è entrato in crisi il suomatrimo­nio col regista radiofonic­o Andrea Severini. In poco tempo, la Raggi le ha fatte saltare entrambe: ha smesso di portare il ciondolo ed è tornata col suo Andrea. Abbiamo scoperto così che le due cose era-

no collegate. Il ciondolo, infatti, era il regalo che Severini le aveva fatto per la nascita diMatteo. E così, continuare a portarlo al collo come un amuleto, anche nei due anni difficili e intensi in cui sono stati separati, è stato un gesto che oggi può essere riletto in chiave possibilis­ta. Uno di quei segnali che le donne mandano e che certi uomini sanno decriptare come incoraggia­menti, come inviti a non mollare. Andrea non ha mollato, Virginia è tornata sui suoi passi e il ciondolo d’un tratto è diventato un accessorio come tutti gli altri: si mette, si toglie, si può indossare o lasciare nel portagioie. Ha insomma esaurito la sua funzione di feticcio sostitutiv­o.

«TUTTO VERO», DICE LUI

«Tutto vero, stiamo di nuovo insieme», ha detto Severini al Messaggero. Il quotidiano romano lo ha interpella­to in cerca di conferme dopo che laRaggi aveva twittato una foto, scattata al Natale diRoma alCircoMas­simo, che la ritraeva con lui sorridente (e senza ciondolo). Severini ha poi aggiunto: «E non dall’altro giorno». La riconcilia­zione sarebbe quindi cosa di qualche mese fa. Ma di quando? Proviamo a farci guidare proprio dal ciondolo. A memoria di tabloid, la prima uscita ufficiale in cui la Raggi compare senza la sua “bambolina” al collo è di dicembre 2017 ed è l’inaugurazi­one della stagione del Teatro dell’Opera di Roma. Facile, in quel caso, ritenere quell’assenza necessaria, per lasciare libero il décolleté e valorizzar­e lo splendido vestito di Gattinoni e la stola che fu di AnnaMagnan­i che la sindaca usò per coprire le spalle. Lo stesso vale per la cena di gala organizzat­a un paio di settimane fa per l’arrivo a Roma della FormulaE: laRaggi si presentò con un abito blu e le t t r ico con man-

tello col quale la bambolina avrebbe stonato non poco. Però in questi mesi il ciondolo è scomparso anche quando la sindaca vestiva casual: non c’era una settimana fa in Campidogli­o mentre Virginia premiava Gigi Proietti e neanche il 25 aprile alle celebrazio­ni per la Liberazion­e. E infatti, chiedi qua e scava là, scopri che la coppia ha ricomincia­to a stare insieme alla fine dell’anno scorso, quando lui ha fatto ritorno in quella casa del quartiere Ottavia in cui lei aveva fino a quel momento vissuto da sola con Matteo. Nel segnalare alla sindaca che sul sito del Comune di Roma c’è ancora una sua biografia in prima persona in cui afferma di vivere da sola col figlio, non possiamo che prendere atto che, quando non si trasforma in stalking, l’amore costanteme­nte affermato a dispetto degli addii viene premiato. In questimesi, infatti, Severini è sta- to una presenza costante nella vita della Raggi. Forse anche per farsi perdonare lo scivolone della lettera pubblica all’indomani della vittoria elettorale (che imbarazzò non poco la sindaca), Andrea ha sostenuto e pubblicizz­ato ogni sua iniziativa, l’ha difesa nei marosi in cui è rimasta coinvolta, l’ha seguita in tutto. E lei, alla fine, si è fatta prendere. Il ciondolo non serve (quasi) più.

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Hanno allargato la famiglia con Puffo
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