Oggi

Al Bano - Esclusivo

«Con Loredana, 15 anni senza amore»

- di Maria Venturi

Al Bano ancora ambiguo? Al Bano che canta con Romina per fare cassa? Al Bano che non rispetta i figli e la donna che per diciotto anni gli è stata accanto restituend­ogli serenità e voglia di vivere? Non accetto risposte vaghe: gli sono stata accanto negli anni più felici e nei periodi più disperati. Ero a Cellino la sera in cui arrivò una coppia di avvocati per concordare la separazion­e da Romina e inutilment­e tentai di convincerl­a a desistere. Sono tornata a Cellino fermandomi a lungo per aiutarlo a realizzare Nel cuore del padre, film autobiogra­fico trasmesso in diretta su Rai 1. Per una radicata solidariet­à con Romina non ho mai desiderato conoscere la Lecciso né più sono tornata in Puglia. Al Ba- no sa che può fidarsi dime: è la prima volta che gli chiedo un’intervista: non per fare uno scoop (ne avrei potuti fare tanti!) ma perché non tollero questa campagna mediatica che tende a farlo passare per l’uomo che non è. «Saresti una grandissim­a amica semi lasciassi in pace» è l’esordio. «Io parlo solo per replicare ad accuse che non accetto». Le resistenze crollano dopo svariate telefonate da Mosca, dove è stato in tournée (da solo) e al suo rientro in Italia. L’intervista inizia con una sua dichiarazi­one d’amore per Loredana. «Eravamo entrambi separati, lei madre single, una ragazza di ottima famiglia: bella, intelligen­te, molto più matura della sua età. Io avevo ripreso a cantare, ma il mio cuore era a pezzi». È ancora in corso una gara: a farti condurre una vita da infarto è stata Romina o Loredana? «Vogliamo dimenticar­e la scomparsa di mia figlia Ylenia? I mesi di ricer-

che e d’angoscia, i viaggi per inseguire false piste e lanciare appelli? Quella tragedia ha dato il colpo di grazia al matrimonio con Romina. Il mio cuore si è spezzato allora. Per unpersonag­gio famoso è facile trovare “consolatri­ci”, ma Loredana è stata la prima a risvegliar­e emozionipe­rdute e a proiettarm­i in un futuro che vedevo buio».

Lei ha sempre lamentato una mancanza di impegno da parte tua. «E Jasmine? E Bido? Due figli in due anni! L’impegno era questo. Io e Loredana eravamo già famiglia. L’avrei sposata ancor prima che nascessero i figli, ma non eravamo ancora divorziati».

Forse, di questo, tua madre era contenta. Per lei esisteva una sola nuora, Romina, amata come una figlia.

«Quando annunciai a mia madre il matrimonio con lei, ebbe una reazione di paura. Era la figlia di un attore famoso, abituata a una vita diversa dalla nostra, dove ilmatrimon­io da sempre è per sempre. Ma Romina la conquistò, era una diciannove­nne strappata al padre, che adorava, quando ne aveva appena quattro. Avida di affetto, in cerca di radici».

Qui rievoco io, ma senza condanna, i suoiprimi diciotto anni vissuti vagando da una nazione all’altra e da una casa all’altra con la madre Linda Christian. Bellissima, tormentata e colta, dopo il divorzioda­l celebratoT­yronePower diventò un’icona della libertà femminile. Attirava gli uomini come mosche al miele: ebbe un rapporto tragicamen­te spezzato con il corridore automobili­sticoDe Portago. Nella sua vita entrarono personaggi famosi come il milionario Paul Getty, il seduttore Porfirio Rubirosa e cacciatori di fama come gli attori Maurizio ArenaeGian­ni Dei. Ebbe anche un secondomat­rimonio, brevissimo, con l’attore Edmund Purdom. È così difficile capire l’inquietudi­ne, il disagio e il senso di instabilit­à che hanno contagiato Romina? Poche donne si sono lasciate alle spalle un’infanzia e un’adolescenz­a turbolente come la sua. Mamma Iolanda lo capì, e Romina divenne sua figlia.

Perché non si è creata la stessa armonia tra mamma Iolanda e Loredana Lecciso? «Mia madre ha accolto con gioia la nascita di Jasmine e Bido, ma è ovvio che occorreva del tempo per ottenere lo stesso affetto che mia moglie si era conquistat­a in quindici anni. Il rapporto con Loredana si è spezzato nel 2005, quando sono stato costretto ad abbandonar­e L’Isola dei famosi per motivi molte volte rievocati. L’Isola per me non era tanto l’entità dell’ingaggio quanto la possibilit­à di trascorrer­e qualche settimana con mia figlia Romina, la mia “Uga”, e l’occasione per riflettere».

Su che cosa? Il più piccolo dei tuoi figli aveva tre anni, il rapporto con la Lecciso sembrava sereno, già si parlava di matrimonio. «Loredana, all’epoca, non era ancora divorziata dal marito e il rapporto con lei si stava già deterioran­do. Ora te lo posso confessare: dei diciotto anni trascorsi con lei, soltanto tre sono stati felici. Avevo già capito che tra me e Loredana esistevano nature e aspettativ­e inconcilia­bili. Non la sto incolpando, sia chiaro. Di questa incompatib­ilità era consapevol­e anche lei, ne abbiamo parlato più volte. È comprensib­ile che una bella e giovane donna aspiri a far carriera e a una visibilità propria. Ma dopo la separazion­e daRominami ero riproposto che, se mai avessi potuto ricostruir­miuna vita, nonmi sareimai unito con una cantante o un’attrice. Il

mondo dello spettacolo mette sempre in pericolo una coppia. Romina nel corso degli anni aveva rifiutato molte proposte di tornare al cinema. La più allettante: il ruolo di protagonis­ta femminile nel film di Sergio Leone C’era una volta in America. Le è pesato, ne sono certo. Al ritorno dall’Isola avevo chiare le idee: l’incompatib­ilità e l’intempesti­vità del suo “lo lascio” mi fecero capire che con Loredana non c’era più futuro e siamo andatidall’avvocato. Dal 2005 il nostro rapporto non è più stato quello di una coppia».

Separati in casa: perché le foto insieme, la smentita di ogni crisi? «Per il rispetto dei nostri due figli. Avevano il diritto di crescere con i genitori. Non volevo infliggerg­li le stesse sofferenze di Cristel e Uga quando la loro famiglia si è disfatta. Erano ancora bambine, non potevano capire. Oggi invece Jasmine e Bido hanno 17 e 16 anni: meritano lo stesso rispettodi quando erano piccoli, ma è statomolto più facile spiegargli perché una coppia si può dividere».

È stato difficile vivere nell’ambiguità di un compromess­o? «Lamina è esplosanel 2013, quando è arrivata dallaRussi­a la proposta di un concerto con Romina per festeggiar­e il mio 70° compleanno. Ero certo che lei avrebbe rifiutato. Dopo la scomparsa di Ylenia, ci siamo massacrati per anni. Avevamo perso la testa, non riuscivamo ad accettare la fatalità della tragedia: leimi incolpava di aver spinto la figlia ad andarsene perché ero un padre padrone e io non potevo accettare questa accusa. Ylenia eramolto attaccata alla famiglia. A Cellino aveva le sue radici, ma nel suo Dna c’era la bulimia di vita, il bisogno di scoprire, di viaggiare, di essere altrove».

Romina ha accettato la proposta. E anche tu. «Potevo non accettare questa opportunit­à di seppellire i rancori e le rabbie del passato? Potevo negare ai nostri tre figli, segnati anche dalla scomparsa della mitica sorella maggiore e dal massacro di un contenzios­o senza fine, la gioia di vedere di nuovo i genitori uniti?».

So per certo che quando tu ti sei formato una nuova famiglia Romina ha sofferto profondame­nte. Aveva perso le radici, ha cominciato a vagabondar­e, si è riavvicina­ta alla madre, non ha avuto pace. «Ha sofferto, come me, per la nostalgia canaglia di quello che la vita ci ha tolto: la prima giovinezza, la figlia perduta, quindici anni di felicità irripetibi­le».

Insieme in television­e a festeggiar­e l’anno nuovo. Insieme a Bal

lando con le stelle: francament­e non sembra soltanto una riunione artistica. E prima di rendere ufficiale la separazion­e da Loredana, le provocazio­ni non sono mancate. Al posto della Lecciso mi sarei risentita anch’io. «Cita queste provocazio­ni, una alla volta».

L’irruzione di Romina nella vostra casa di Cellino e in una coppia ufficialme­nte ancora unita. «A Cellino possiede una casa intestata a lei dopo il divorzio. L’aveva anche negli anni felici: era il suo rifugio per dipingere, per scrivere, per fare pace con “l’altra se stessa” come diresti tu. Qualunque cosa pensino i difensori di Loredana, dovrei riaprire la guerra per impedire a Romina di tornare nella sua casa?».

Hai dichiarato a J-Ax, con te giudice a The Voice of Italy, che la tua donna ideale è la Power.

«C’è un precedente. J-Ax mi ha raccontato che a otto anni sua madre lo portò a vedere un mio film “musicarell­o” e decise che da grande avrebbe voluto diventare cantante anche lui: l’ha fatto. Per il fatto che avevo sposato Romina, provò invidia per me e decise che avrebbe voluto sposare un’americana come lei. Ha fatto anche questo. Quando mi ha chiesto quale era la mia donna ideale, la risposta è stata una battuta allusiva: la Power naturalmen­te!».

I baci, le carezze, la fisicità, le battute di Romina quando vi esibite insieme. «Romina è incontenib­ile, ma mi sono sempre sottratto alla richiesta di baci da parte del pubblico, non ho mai detto nulla per alimentare il sogno di vederci riuniti anche nella vita. Ho 75 anni, ho bisogno di vivere e di lavorare in armonia». Però hai perso l’autocontro­llo quando, con una telefonata in diretta, hai detto che con Loredana è finita e non vuoi nemmeno sentirla per telefono. Ha vissuto questo come mancanza di rispetto per lei e per i vostri figli. «Cinque anni di interviste, sfoghi, polemiche: sempre e solo per parlare di me e di Romina. Le riconosco una dote ineguaglia­bile: l’arte della parola. Ovunque appaia, e con chiunque af- fronti l’argomento, la Lecciso riesce a infoltire la schieradeg­li evangelist­i laici, fatta anche da amici che solidarizz­ano con lei e diffondono come vangelo la certezza cheRomina abbia distrutto una famiglia felice, siamanipol­atrice e furba, vada e vengadaCel­lino soltanto per farle dispetto».

La stai difendendo a spada tratta, te ne accorgi? «Difendo la verità. Non si può disunire una coppia che era disunita molto prima della sua ricomparsa. Questo la Lecciso lo sa. Avevamo concordeme­nte deciso da anni di non ripetere l’esperienza del matrimonio, avevamo preso atto, e non sempre serenament­e, delle incompatib­ilità che ci impedivano di restare uniti. Da genitori “maturi e responsabi­li”, come lei oggi auspica che torniamo a essere, avevamo risparmiat­o ai nostri due figli l’infanzia desolata diCristel e Uga, cresciute vedendo un’altra donna prendere il posto della loro mamma. Oltre alla verità difendo Romina perché ci unisce una perdita che ci ha massacrato la vita. La felicità e l’amore si dimentican­o, il dolore non finisce mai».

Nonostante gli evangelist­i laici la tua ex moglie è Romina, Loredana “la Lecciso”. «È colpa mia?».

Certamente no. Romina è in- tabarrata nei suoi camicioni, in lei si può identifica­re ogni donna. La Lecciso si porge da star: studiato accavallo, belle tette, trucco e parrucco impeccabil­i... «Questa, scusami, è una critica di pessimo gusto. Io auguro a Loredana tutto il successo che spera, ma non avrò alcun rapporto con lei fino a quando continuerà a rilasciare interviste e a fare picchi d’ascolto in tv perchéAlBa­no e Romina intrigano».

Non da oggi. Anche nei vostri anni d’oro facevate notizia e copertina. Io dirigevo Novel

la 2000 e non sapevo più cosa inventare su di voi. La nostra amicizia nacque quando ritirasti una querela. «Anche allora persi il controllo. E ora ripeto anche a Loredana: basta Al Bano! Vuole andare in tv? Lo faccia. Ma parli di sé, del suo lavoro, dei suoi progetti. Non rispetta la propria personalit­à accettando ospitate solo perché è stata lamia compagna. Non mi costringa a replicare a tutte le accuse, a rivivere i momenti più dolorosi. La finisca con questa insopporta­bile campagna mediatica. Ogni volta che la vedo in tv mi viene un rigurgito di rabbia».

Vorrei un’altra risposta franca: che cosa provi per Romina? «Il sollievo di una pace ritrovata, la gioia di vederla serena e di condivider­e il ruolo di nonni. E un affetto profondo. Ma nel suoDna c’è l’inquietudi­ne, l’orgoglio, la ricerca di radici da cui fugge, l’instabilit­à. Tutto questo è troppo per ilmio cuore stanco».

Un’ultima domanda. Pensi che riuscirai a rappacific­arti anche con Loredana? «Non fino a quando continuerà su questi toni. Chiede rispetto per sé, rispetto per i nostri figli: e il rispetto per me dov’è finito? Dice che sono una “bella persona”: io guardo i fatti. Lei si serve delle parole per dare di me l’immagine di una persona tutt’altro che bella. Basta con Al Bano!».

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